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Libro dei Vigilanti IntraText CT - Lettura del testo |
XIII.
[1] Ed Enoc passò e disse ad Azazel: "Non avrai pace: É stata emessa, contro te, una grande condanna. Che (essa) ti leghi! [2] Per te, poiché hai insegnato la violenza e per tutti gli atti di bestemmia, (per) la violenza ed il peccato che hai mostrati ai figli dell'uomo, non vi sarà requie, intercessione o misericordia".
[3] Allora andai e lo dissi a tutti loro riuniti. E tutti loro temettero e li prese timore e spavento. [4] Ed essi mi chiesero che scrivessi, per loro, un appunto di preghiera affinché ottenessero il perdono e che io innalzassi al Signore del cielo tale appunto [5] dato che essi, da quel momento, in conseguenza del loro peccato (per) cui erano stati condannati, non potevano parlare ed innalzare gli occhi al cielo. [6] Ed allora scrissi l'appunto della loro preghiera e la loro richiesta di grazia per la loro anima e per ognuna delle loro azioni e per quel che pregavano di ottenere: perdono e allontanamento [della pena].
[7] Io me ne andai e me ne stetti sulle acque di Dan, in Dan che É a destra della regione occidentale di Armon e mi misi a leggere l'appunto della loro preghiera fino a che mi addormentai. [8] E allora mi venne un sogno, caddero su di me delle visioni ed ebbi la visione del castigo divino da dire ai figli del cielo (che) dovevo rimproverare.
[9] Svegliatomi, venni presso di loro, e tutti erano radunati a piangere in Ubleseyael, che trovasi fra Libanos e Seneser, e i loro volti eran velati. [10] E raccontai loro tutte le visioni che avevo avute nel sonno e cominciai a dire queste parole di giustizia ed a rimproverare gli angeli vigilanti del cielo: