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Apoc. Mosè e Vita di Adamo ed Eva

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LA VITA DI ADAMO ED EVA *

 

[1] Quando Adamo e sua moglie Eva furono cacciati dal Paradiso, se ne andarono ad occidente e costruirono una tenda, dove rimasero sei giorni a piangere e a gridare in preda ad un grandissimo dolore. E in capo a sei giorni incominciarono ad avere fame; andavano in cerca di cibo, ma non trovavano di che cibarsi.

[2] (Allora) Eva disse ad Adamo: "Mio Signore, ho tanta fame. Perché - in attesa di vedere se il Signore Dio avrà misericordia di noi e ci riconduca nel luogo dov'eravamo - non vai in cerca di cibo? E dopo otto giorni Adamo si levò, percorse tutta quella regione, ma non riuscì a trovare del cibo simile a quello che avevano da principio.

[3] Disse ancora Eva ad Adamo: "Mio Signore, che io possa morir di fame! Oh, se morissi per mano tua, visto che è per causa mia che il Signore Dio è in collera con te". Replicò Adamo: "Grande è in cielo e in terra la sua creazione! Se (sia in collera) per causa tua o per causa mia, lo ignoro". Ribadì Eva ad Adamo: "Mio Signore, uccidimi: che io possa morendo sottrarmi alla vista del Signore Dio e dei suoi angeli, di modo che il Signore Dio non si adiri più con te e ti riconduca nel paradiso, dal quale sei stato cacciato per causa mia. Soggiunse Adamo: "Non parlare così, Eva; che il Signore Dio non ci mandi un'altra maledizione! Come potrei levar la mano sulla mia carne? Ma su', andiamo in cerca di cibo per non morire".

[4] Ne andarono in cerca, ma non trovarono nulla di simile a quel che avevano in paradiso; trovarono, invece, il cibo di cui si nutrivano gli animali e le bestie. Osservò Adamo: "Questo è il cibo che Dio ha dato agli animali e alle bestie". E Adamo aggiunse: "Leviamo pianti al cospetto del Signore Dio che ci ha creato, e facciamo una bella penitenza di quaranta giorni nella speranza che il Signore Dio ci perdoni e ci assicuri di che vivere".

[5] Chiese Eva ad Adamo: "Mio Signore, che cos'è la penitenza, e qual è la penitenza che faremo? Non proponiamoci quel che non siamo in grado di mantenere, per evitare che le nostre preghiere non vengano esaudite e che Dio distolga il suo sguardo da noi, se non manteniamo ciò che abbiamo promesso".

[6] Rincalzò Adamo: "Pur potendo fare tanti (giorni di penitenza quanti me), non intendi farli? Te lo ripeto, fanne quanti ne vuoi; per parte mia farò 47 giorni (di penitenza), dal momento che fui creato nel settimo giorno e che nel settimo giorno Dio portò a termine ogni cosa". Ed esortò Eva:

"Su', va' al fiume Tigri, prenditi una pietra, mettitici sopra e resta immersa nell'acqua fino al collo. Non proferir parola: ché siamo indegni di rivolgerci a Dio; le nostre labbra sono impure per aver mangiato dell'albero proibito. Restaci 40 giorni, mentre io (m'immergerò) nel Giordano per 47 giorni, nella speranza che il Signore Dio abbia pietà di noi".

[7] Quanto a lei, si recò al fiume Tigri come (le) aveva detto (di fare) Adamo, mentre egli venne al fiume Giordano portando con sé una pietra e rimase (immerso) nel fiume fino al collo; e i loro capelli erano sparsi sopra le acque.

[8] Allora Adamo disse: "Mi rivolgo a te, Giordano, partecipa al mio dolore. Raduna tutti gli esseri che vivono nelle tue acque, circondatemi e fate cordoglio insieme a me. Non piangete per voi ma per me, perché non siete voi che avete peccato bensì io che ho peccato ingiustamente contro il Signore; né siete voi che avete mancato o che siete stati privati del cibo, ma io che ho peccato e che sono stato privato del cibo concessomi". Adamo stava ancora parlando, quand'ecco che tutti gli animali (acquatici) accorsero e lo attorniarono; e in quell'istante la corrente del fiume si arrestò. Allora Adamo si rivolse al Signore gridando ad alta voce, e la sua voce si fece ogni giorno più roca. Per diciannove giorni tutti gli animali (acquatici) piansero con Adamo.

* [9] Allora Satana, il loro avversario, ne restò turbato e, trasformatosi in uno splendido angelo, si recò al fiume Tigri dove si trovava Eva e, vistala piangere in preda a un grande dolore, si mise a piangere anch'egli. Poi le disse: "Esci, calmati e non pianger più; basta con la tristezza che tanto ti angustia. Il Signore, infatti, ha udito i vostri gemiti e ha gradito la vostra penitenza; perciò noi e tutti gli angeli lo abbiamo supplicato di non farvi più soffrire, ed egli mi ha mandato a tirarvi fuori dall'acqua e a ridarvi il cibo che avevate e che avete perduto a causa del vostro peccato. Ordunque, esci, che vi porto nel luogo dov'è preparato il cibo a voi destinato.

[10] Allora Eva uscì dall'acqua e la sua pelle era verde come l'erba per il freddo preso nell'acqua. Ma mentre camminava, cadde a terra e giacque come morta per quasi tutto il giorno. Il diavolo la rialzò da terra; poi ella si recò da Adamo e il diavolo con lei. Quando Adamo li ebbe visti, esclamò piangendo: "O Eva, è così che fai penitenza? Come hai potuto lasciarti sedurre dal tuo avversario, a causa del quale siamo stati privati della dimora del paradiso e della gioia spirituale?"

[11] Non appena ebbe udito queste parole, Eva seppe ch'era stato il diavolo a sedurla e a persuaderla a uscire dal fiume. (Allora) si prostrò a terra e provò un dolore due volte più grande moltiplicando i gemiti e i pianti. Poi Adamo esclamò: "Guai a te, o diavolo, che non ci risparmi così violenti attacchi! Che cos'hai con noi? Che cosa ti abbiamo fatto perché tu ci debba perseguitare in questo modo, con l'inganno? Perché dobbiamo sperimentare la tua malvagità? Ti abbiamo forse privato della gloria, e siamo responsabili del tuo disonore? Siamo forse tuoi nemici, empi e invidiosi fino alla morte?".

[12] Al che il diavolo gli risponde gemendo: "O Adamo, all'origine di tutta l'inimicizia, dell'invidia e del dolore ci sei tu: è per causa tua, infatti, che sono stato privato della gloria e spogliato dello splendore che avevo in mezzo agli angeli, ed è (ancora) per causa tua che sono stato gettato sulla terra". Gli replicò Adamo: "Che cosa ti ho potuto fare e in che consiste la mia colpa, visto che non ti conoscevo?".

[13] Replicò (ancora) il diavolo: "Come puoi andar dicendo che non hai fatto nulla? Eppure è per causa tua che sono stato gettato (sulla terra). Nel giorno in cui tu fosti creato, io fui gettato (sulla terra) lontano dal cospetto di Dio ed estromesso dal consorzio degli angeli. Quando Dio inalò in te lo spirito della vita e il tuo volto e la tua figura furono fatti ad immagine di Dio, Michele ti portò a farti adorare alla presenza di Dio; e Dio disse: "Ecco ho fatto Adamo a nostra immagine e somiglianza".

[14] Michele (allora) andò a chiamare tutti gli angeli e disse: "Adorate l'immagine del Signore Dio, come ha comandato il Signore"; e Michele, che fu il primo ad adorarti, mi chiamò e mi disse: "Adora l'immagine del Signore Dio"; ma io ribattei: "No, io non ho motivo di adorare Adamo", ma, poiché Michele mi costringeva ad adorare, gli dissi: "Perché mi costringi? Non adorerò uno inferiore a me, perché vengo prima di ogni creatura e prima ch'egli fosse creato io ero già stato creato; è lui che deve adorare me, e non viceversa".

[15] Udendo queste cose gli altri angeli del mio seguito si rifiutarono di adorare. Michele insiste (ancora) con me: "Adora l'immagine di Dio; che se non adorerai, il Signore Dio si adirerà con te". Ed io risposi: "Se si adira con me, vuol dire che stabilirò la mia dimora al di sopra delle stelle del cielo, e che sarò simile all'Altissimo".

[16] E il Signore Dio si adirò con me e mi fece espellere dal cielo - privandomi della gloria - insieme con i miei angeli. E così per causa tua fummo cacciati dalla nostra dimora e gettati sulla terra. Fui subito addolorato di essere stato spogliato di tutta la mia gloria, mentre a te venivano riservate gioia e delizie. Perciò presi ad invidiarti e non tolleravo che ti gloriassi tanto. Circuii tua moglie e tramite lei ti feci privare di tutte le tue gioie e di tutte le tue delizie, così come da principio ne ero stato privato io".

[17] Nell'udire queste parole Adamo ruppe in un gran pianto e disse: "Signore Dio, la mia vita è nelle tue mani; fa' che questo nemico, che cerca di perdere la mia anima, stia lontano da me. Signore, da' a me la gloria che gli è stata tolta". E il diavolo si dileguò dalla sua vista. Adamo però continuò a fare penitenza per 47 giorni nelle acque del Giordano.

[18] Disse Eva ad Adamo: "Viva il mio Signore, a te è stato concesso di vivere perché non hai peccato né prima né dopo; io, invece, ho peccato e sono stata ingannata per non aver osservato i comandamenti di Dio. Ed ora, tagliata fuori da questa vita luminosa, andrò ad occidente e vi resterò fino alla morte. Dopodiché si mise in cammino verso le regioni occidentali, e prese a lamentarsi e a piangere amaramente levando alti gemiti; e si fece (anche) un ricovero, visto che era incinta di tre mesi.

[19] Ma quando (poi) venne per lei il momento di partorire ed iniziò il travaglio, chiamò il Signore ad alta voce dicendo: "Abbi pietà di me, Signore, e aiutami". Ma poiché non veniva esaudita né vi era chi l'aiutasse, disse tra sé e sé: "Chi ne informerà il mio signore? Vi prego, luminari del cielo, mentre ritornate ad oriente, fatelo sapere al mio signore Adamo". E così fu fatto.

[20] Disse Adamo: "Il pianto di Eva è giunto fino a me; vado a trovarla perché temo che sia di nuovo alle prese con il serpente. Cammin facendo, la trovò che piangeva in preda a un grande dolore. Quando Eva lo vide, gli disse: "Da quando ho visto il mio signore, la mia anima addolorata ha provato (un po' di) sollievo. Ma ora prega per me il Signore, che mi aiuti e mi liberi dalle mie acutissime doglie". E Adamo pregò il Signore per lei.

[21] Ed ecco che vennero angeli e virtù, che si posero alla destra e alla sinistra di Eva; e Michele, ritto alla sua destra, le toccò il volto fino al seno. Disse l'angelo: "Beata te, Eva, a motivo di Adamo; ché grandi sono le sue preghiere. Dietro sua preghiera io sono stato mandato a portarti l'aiuto degli angeli di Dio. Su', preparati al parto". Preparatasi, generò un figlio splendido. E subito dopo il bambino si alzò e si mise a correre, prese in mano dell'erba e la diede a sua madre. Gli fu imposto il nome di Caino.

[22] (E) Adamo prese Eva e il bambino e li portò ad oriente. E il Signore mandò Michele ad insegnare ad Adamo l'agricoltura, perché ne ricavassero dei frutti di che potessero vivere loro e tutte le generazioni dopo di lui.

[23] Eva concepì per la seconda volta e generò un figlio di nome Abele. E Caino stava (sempre) insieme ad Abele. Disse Eva ad Adamo: "Mio signore, durante il sonno ho avuto una visione: Caino portava alla bocca il sangue di tuo figlio Abele e lo inghiottiva". Soggiunse Adamo: "Può darsi che l'uccida. Separiamoli l'uno dall'altro e facciamo loro un'abitazione per ciascuno". (E) fecero di Caino un agricoltore e di Abele un pastore, e così vivevano separati l'uno dall'altro. In seguito tuttavia Caino uccise suo fratello Abele. Adamo aveva allora 130 anni. Quanto ad Abele, fu ucciso da Caino all'età di 101 anni.

[24] Poi Adamo conobbe (ancora) sua moglie Eva e le fece generare un figlio che chiamò Seth. E Adamo disse: "Ecco ho generato un figlio in luogo di Abele, che Caino ha ucciso". E Adamo visse ancora 800 anni dopoché ebbe generato Seth, e generò 30 figli e 32 figlie, che si sono moltiplicati sulla terra dando origine alle popolazioni che da loro prendono nome.

* [25] E Adamo disse a suo figlio Seth: "Ascolta quel che ho da dirti. Dopo la cacciata dal paradiso, io e tua madre eravamo nudi. Mentre stavamo pregando, venne da me l'arcangelo Michele, il messaggero del Signore. E vidi un carro (veloce) come il vento e le sue ruote erano di fuoco. Rapito che fui nel paradiso di giustizia, vidi il Signore, ma i raggi infuocati che sprigionava ne rendevano insopportabile la vista. Gran folla di angeli stava davanti ai raggi, mentre molte altre migliaia di angeli si trovavano alla (Sua) destra e alla (Sua) sinistra.

[26] Mi disse il Signore: "Ecco che muori per aver trasgredito il mio comando e dato retta a tua moglie. L'avevo data in tuo potere perché esercitassi su di lei la tua volontà. Ma tu hai obbedito a lei invece che a me".

[27] Come udii queste parole di Dio, caddi a terra e pregai il Signore dicendo: "Signore oltremodo onnipotente e misericordioso, Dio santo e pio, non cancellare il nome di chi ricorda la Tua maestà; ridammi la vita, ché sto morendo ed esalo lo spirito. Non mi allontanare dalla tua presenza - son quello che hai plasmato col fango della terra -; non trascurare quello che hai nutrito col tuo amore. Ecco, la tua parola m'infiamma". Replicò il Signore: "Poiché il tuo cuore è fatto in modo tale da amare la conoscenza, per questo la tua discendenza non ne sarà mai privata perché mi possa servire".

[28] Come ebbi udito queste parole del Signore, mi prostrai a terra e adorai il Signore dicendo: "Tu sei il Dio eterno e sommo, cui tutte le creature rendono onore e lode. Tu brilli sopra ogni luce, vera luce della vita, inafferrabile. O grande potenza del Dio vivo, ogni creatura vivente ti rende onore e lode spirituale, perché hai fatto sfoggio di grande potenza quando hai creato il genere umano".

[29] Non appena ebbi pregato in questo modo, Michele, l'arcangelo di Dio, mi prese per mano e mi portò fuori del paradiso, dove avevo visitato e visto Dio. E col bastone che aveva in mano, Michele toccò le acque che circondavano il paradiso, e le acque congelarono, così da lasciarmi passare. Michele le attraversò con me e mi ricondusse in quella parte del paradiso, dove mi aveva rapito.

Disse ancora Adamo: "Ascolta, Seth, figlio mio, gli altri misteri futuri che mi sono stati rivelati: ché, grazie al fatto di aver mangiato dell'albero della conoscenza, ho appreso e capito quel che avverrà in questo mondo temporale, (e) quel che Dio farà al genere umano. Dio apparirà in una fiamma di fuoco, che uscirà dalla bocca della Sua maestà, e impartirà a tutti comandamenti e precetti. Lo santificheranno nella casa della Sua maestà, e Dio mostrerà loro il luogo meraviglioso della Sua maestà; ma essi vi trasgrediranno i Suoi precetti. Il loro santuario sarà incendiato, la loro terra abbandonata e loro stessi saranno dispersi per aver irritato Dio. Nel settimo giorno li trarrà in salvo dalla diaspora ed essi nel paese erigeranno un'altra casa al loro Dio; e l'ultima casa di Dio durerà più che in passato; ma ancora una volta l'ingiustizia avrà la meglio sulla giustizia. Poi Dio abiterà sulla terra con gli uomini... e comincerà a risplendere la giustizia, e sarà onorata nella casa del Dio degli angeli; quanto al nemico, non potrà più nuocere agli uomini che credono in Dio. E Dio si procurerà un popolo che sarà salvo nei secoli dei secoli. E gli empi... adoreranno il cielo e la terra, le notti e i giorni, e tutte le creature obbediranno al Signore e non trasgrediranno i suoi precettimuteranno le loro opere. Gli uomini, invece, muteranno (le loro opere) e abbandoneranno i precetti del Signore. Dopo di ciò il Signore allontanerà da sé gli empi; mentre i giusti rimarranno, come la giustizia, alla presenza di Dio, e allora saranno purificati dai loro peccati; quelli, invece, che non vorranno purificarsi con l'acqua... beato chiunque si corregge, perché fra i mortali vi sarà il giorno del grande giudizio, e le loro azioni saranno esaminate da Dio, giudice giusto".

[30] E dopoché Adamo ebbe compiuto 930 anni, poiché sapeva che la sua vita volgeva al termine, disse ad Eva: "Convoca tutti i miei figli e le mie figlie: prima di morire voglio parlare con loro e benedirli". Ed essi s'incontrarono alla presenza del loro padre, in tre gruppi, davanti al luogo dove Adamo era solito pregare il Signore Dio. Una volta che furono tutti riuniti, dissero ad una sola voce: "Che hai, padre, che ci hai riunito? Perché sei a letto?" Adamo rispose dicendo: "Figli miei; sto male e sono tribolato dai dolori". Gli replicarono i suoi figli: "Padre, che vuol dire che stai male e che sei tribolato dai dolori?".

[31] E disse suo figlio Seth: "Signor padre, forse è questo che ti rattrista: il desiderio di mangiare dell'albero di cui mangiasti un tempo. Dimmi se vuoi che vada fin presso alle porte del paradiso, e che, dopo essermi cosparso il capo di cenere, mi prostri a terra davanti alle porte del paradiso levando alti lamenti (e) supplicando il Signore Dio: può darsi che mi esaudisca e che mandi il Suo angelo a portarmi del frutto che desideri". (Ma) Adamo rispose dicendo: "Figlio, non è desiderio il mio, è che sono ammalato e che provo dei forti dolori fisici". Riprese Seth: "Ignoro che cosa sia il dolore. Non vuoi dirci (di che si tratta)? Perché ce lo tieni nascosto?".

[32] Continuò Adamo: "Ascoltatemi, voi tutti che siete i miei figli e le mie figlie. Quando il Signore Dio creò me e vostra madre, ci pose nel paradiso e ci diede da mangiare di ogni albero da frutto, ma ci vietò di mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male che si trova nel centro del paradiso. E dopo averci posti nel paradiso, a me il Signore affidò la zona orientale e quella che guarda a nord, mentre a vostra madre affidò il sud e la zona occidentale.

[33] (Inoltre) ci pose sotto la tutela di due angeli. Venuta l'ora in cui gli angeli dovevano salire alla presenza di Dio per adorarlo, subito il diavolo ne approfittò per sedurre vostra madre facendole mangiare dell'albero interdetto e proibito da Dio. Ed ella ne mangiò e me ne offrì. Ma non appena ne ebbi mangiato, [34] il Signore Dio montò in collera con noi e mi disse: "Dal momento che hai trasgredito il mio ordine e non hai osservato quanto ti avevo comandato, infliggerò al tuo corpo settanta piaghe da capo a piedi, e tu e tua moglie sarete tribolati in ciascuna delle vostre membra. Tutti questi (mali) c'inflisse come castigo a un tempo doloroso e violento. Tutti questi (mali) il Signore inflisse a noi e a tutta la nostra discendenza".

[35] Mentre Adamo parlava in questo modo rivolto a tutti i (suoi) figli, fu preso da forti dolori e gridando ad alta voce diceva: "Che posso fare, infelice come sono in mezzo a tanti dolori?". Udite queste parole, Eva si mise a piangere e disse: "Signore Dio, da' a me i suoi dolori, visto che sono stata io a peccare". E rivolta ad Adamo: "Mio Signore, dammi un po' dei tuoi dolori; ché è per colpa mia che (tutto) ciò è capitato".

[36] Ma Adamo replicò: "Su', Eva, va' con tuo figlio Seth fin presso alle porte del paradiso: cospargetevi il capo di polvere, prosternatevi e piangete davanti al Signore Dio: chissà che non abbia pietà di voi e che non mandi il suo angelo dove si trova l'albero della misericordia, da cui stilla l'olio della vita; e che non ve ne dia un po', sicché possiate ungermene sollevandomi da questi dolori che mi tormentano senza darmi tregua".

* [37] (Allora) Seth partì per le regioni del paradiso con sua madre Eva. E mentre erano in viaggio, sopraggiunse all'improvviso il serpente - l'animale empio -, che morse Seth in faccia. Vedendo ciò, Eva pianse amaramente e disse: "Ahimè misera, ché sono maledetta insieme con tutti quelli che non osservano i comandamenti del Signore Dio". Poi Eva incalzò il serpente a gran voce: "Maledetto animale, come non ti sei peritato di scagliarti contro l'immagine di Dio? Come hai ardito combattere con essa, lasciando che i tuoi denti infierissero su di essa?".

[38] Il serpente rispose anch'egli ad alta voce: "Non è forse manifesta a Dio la vostra malvagità, che ha provocato il nostro furore contro di voi? Dimmi, Eva, come hai potuto aprire la bocca per mangiare del frutto che il Signore ti aveva proibito di mangiare? Ché prima non avevo alcun potere su di voi; ma soltanto dopoché tu hai trasgredito il comando del Signore, si è scatenata la nostra protervia contro di voi".

[39] A quel punto Seth disse al serpente: "Il Signore Dio ti maledica! Sta' lontano dagli uomini, chiudi la bocca e taci, nemico, maledetto, tu che confondi la verità; allontanati dall'immagine di Dio fino al giorno in cui il Signore ti farà condurre in giudizio". Replicò il serpente a Seth: "Ecco, faccio come vuoi tu: mi allontano dall'immagine del Signore Dio". E subito si allontanò lasciando su Seth il segno dei denti.

[40] Quanto a Seth e a sua madre, camminarono fino alle porte del paradiso; presero della polvere, se ne cosparsero il capo e, prostratisi con la faccia a terra, incominciarono a piangere fra grandi gemiti e a supplicare il Signore Dio di aver pietà della sofferenza di Adamo e di mandar loro il suo angelo con l'olio dell'albero della misericordia di Dio.

[41] Mentre stavano pregando e levando molte suppliche, ecco che apparve l'arcangelo Michele che disse loro: "Seth, di che vai in cerca? Io sono l'arcangelo Michele, cui il Signore ha affidato i corpi degli uomini. Lo dico a te, Seth, uomo di Dio, non stare a piangere e a supplicare per avere l'olio dell'albero della misericordia, con cui ungere il corpo di tuo padre Adamo sollevandolo (così) dai dolori fisici di cui soffre.

[42] Te lo ribadisco: non ne potrai assolutamente avere fino agli ultimi giorni, [finché non siano trascorsi 5228 anni. Allora verrà sulla terra il Cristo, il figlio di Dio amorevolissimo, che risorgerà e farà resuscitare insieme con lui il corpo di Adamo e i corpi di tutti i morti; e lo stesso Cristo, il figlio di Dio, sarà battezzato nel fiume Giordano. Quando uscirà dall'acqua, ungerà con l'olio della sua misericordia tuo padre e quanti credono in lui. E l'olio della misericordia, l'avranno di generazione in generazione tutti quelli che debbono rinascere dall'acqua e dallo spirito a vita eterna. Ché allora il figlio di Dio amatissimo scenderà e condurrà tuo padre nel paradiso fin dove si trova l'albero della misericordia].

[43] Ma tu va' da tuo padre e digli che per lui la vita è finita. Grandi meraviglie vedrai in cielo e in terra, e i luminari del cielo, quando la sua anima lascerà il corpo". L'arcangelo non aveva ancora detto queste cose, che già si era allontanato. [E Seth era molto stupito, perché, mentre guardava dentro il paradiso, aveva visto sulla cima di un albero una vergine seduta che teneva in mano il figlio crocifisso]. Eva e Seth ritornarono indietro; ma Seth prese con sé degli aromi: nardo, croco, calamo e cinnamomo.

[44] E quando Seth e sua madre giunsero da Adamo, gli raccontarono come il serpente avesse morsicato suo figlio Seth; al che Adamo disse a sua moglie: "Guarda che cosa ci hai fatto! Hai attirato una grave calamità e peccati su tutta la nostra discendenza. Purtuttavia dopo la mia morte narra ai tuoi figli ciò che hai fatto tu e tutto quel che abbiamo subito. Ché i nostri discendenti, incapaci di sopportare le calamità e le fatiche che toccheranno loro, imprecheranno contro di noi e ci malediranno dicendo: "Questi mali ce li hanno procurati i nostri progenitori''".

[45] Nell'udire queste cose Eva incominciò a lamentarsi e a piangere. [(Allora) Seth disse a suo padre Adamo: "Signor padre, in paradiso ho visto un prodigio". Al che Adamo chiese: "Seth, figlio mio, dimmi che cosa hai visto. Chissà che non sia in grado di dare una spiegazione di quello strano fenomeno". E in risposta Seth disse a suo padre: "Padre mio, mentre mi aggiravo nel paradiso con lo sguardo, vidi una vergine seduta sulla cima di un albero, che teneva in mano un fanciullo crocifisso". Ma Adamo volgendo lo sguardo al cielo s'inginocchiò e levando le mani a Dio disse: "Signore, padre, tu sei benedetto, Dio oltremodo onnipotente e misericordioso nei confronti di tutti, ora so per certo che una vergine concepirà un figlio destinato a morire sulla croce, che ci salverà tutti". Seth allora rivelò a suo padre Adamo tutto quel che aveva detto loro l'arcangelo Michele nei pressi delle porte del paradiso. Adamo poi rese lodi a Dio per tutto quel che Seth gli aveva riferito da parte di Michele].

Ed ecco che venne il giorno della morte di Adamo, com'era stato predetto da Michele, l'arcangelo di Dio.

[46] E come Adamo seppe ch'era venuta per lui l'ora di morire, disse a tutti i suoi figli e alle sue figlie: "Ecco, adesso muoio, dopo esser vissuto in questo mondo per 930 anni. Quando sarò morto, seppellitemi verso oriente nel territorio dove abita Dio". Detto ciò, esalò lo spirito. E il sole, la luna e le stelle si oscurarono per sette giorni. Poi Seth e sua madre Eva abbracciarono il corpo di Adamo e piansero su di lui, con lo sguardo rivolto a terra: le mani erano strette sul capo e il capo ripiegato sulle ginocchia. E così atteggiati versavano lacrime molto amare tutti i suoi figli e le sue figlie. Ecco che (allora) apparve l'arcangelo Michele ritto in piedi presso la testa di Adamo, e disse a Seth: "Staccati dal corpo di tuo padre e vieni qui a vedere quel che il Signore Dio vuol fare della sua creatura, che ha suscitato la sua compassione". Ed ecco che tutti gli angeli al suono delle trombe cantarono: "Benedetto sei tu, Signore Dio, perché hai avuto compassione della tua creatura"

[47] Allora Seth vide il Signore stendere la mano che teneva l'anima di suo padre, per consegnarla all'arcangelo Michele con queste parole: "Custodisci quest'anima finché si trova nei supplizi; fino al giorno della resa dei conti negli ultimi tempi, quando trasformerò in gioia il suo dolore. Allora si siederà sul trono di colui che ne ha preso il posto".

[48] E il Signore aggiunse ancora rivolto a Michele: "Portami tre teli di lino e stendine uno sul corpo di Adamo e un altro sul corpo di suo figlio Abele". E tutte le potenze angeliche andarono in processione davanti ad Adamo e (così) fu santificato l'evento della sua morte. E gli arcangeli seppellirono il corpo di Adamo e il corpo di suo figlio Abele in paradiso. Nel vedere ciò che facevano gli angeli, Seth e sua madre ne restarono profondamente meravigliati; allora gli angeli dissero loro:

[49] "Come avete visto seppellire loro, allo stesso modo seppellite i vostri morti". Adamo era morto da sei giorni, che Eva, sentendosi vicina alla morte, fece riunire tutti i suoi figli e le sue figlie per dire loro: "Ascoltate, figli miei e figlie mie, ciò che ho da comunicarvi. Ecco quel che ci disse l'arcangelo Michele, dopoché vostro padre ed io trasgredimmo il comando del Signore Dio: "A causa delle vostre prevaricazioni e dei vostri peccati il Signore riverserà l'ira del suo giudizio sulla vostra razza, prima con l'acqua e poi col fuoco. Con questi due (flagelli) il Signore giudicherà tutto il genere umano".

[50] Prestatemi, dunque, ascolto, figli miei. Seth, costruisci delle tavole di pietra e delle tavole di argilla ben levigate e scrivi su di esse tutta la vita di vostro (sic!) padre e la mia, così come l'hai sentita raccontare da noi o l'hai vista (svolgersi). Ché, quando il Signore giudicherà la vostra stirpe con l'acqua, le tavole di argilla ben levigate andranno distrutte, ma non le tavole di pietra; e viceversa, quando il Signore giudicherà la vostra stirpe col fuoco, andranno distrutte le tavole di pietra, ma non le tavole di argilla ben levigate che possono cuocere". E quando Eva ebbe finito di fare tutte queste raccomandazioni ai suoi figli, tese le mani e, rivolto lo sguardo al cielo, rese lo spirito mentre s'inginocchiava a terra in segno di adorazione verso il Signore Dio e nell'intento di ringraziare.

[51] E dopoché si fu fatto un gran piangere, i figli e le figlie la seppellirono. Erano ormai quattro giorni che piangevano la sua morte, quando apparve l'arcangelo Michele che disse: "Non piangete i vostri morti per pii) di sei giorni, perché il settimo giorno è il segno della resurrezione e (rappresenta) il riposo dell'eone futuro; e nel settimo giorno il Signore si riposò da tutte le sue opere".

[52] Allora Seth preparò delle tavole

di pietra e delle tavole di argilla ben levigate. Tracciandovi i segni delle lettere, vi scrisse la vita di suo padre e di sua madre, come l'aveva sentita raccontare da loro e come l'aveva vista coi propri occhi. Pose le tavole nella casa di suo padre, nel luogo di preghiera dove Adamo era solito pregare il Signore Dio. Furono in molti a vederle dopo il diluvio senza, però, riuscire a leggerle; ma il sapientissimo Salomone, una volta che ebbe visto le tavole di pietra con sopra l'iscrizione, supplicò il Signore di aprirgli la mente sì da poter comprendere ciò che era contenuto nelle tavole. Gli apparve allora l'angelo del Signore che disse: "Io sono l'angelo che ha sorretto la mano di Seth, quando il suo dito scrisse queste tavole con lo stilo di ferro. Ed ecco, imparando la scrittura, saprai e capirai dove si trovavano queste tavole di pietra - erano state (collocate) nel luogo dove Adamo e sua moglie erano soliti adorare il Signore Dio. E' proprio li che devi costruire la casa di preghiera del Signore Dio". Allora Salomone fece voto di costruire proprio in quel luogo la casa di preghiera del Signore Dio. E in quella stessa occasione chiamò achiliaci quelle lettere ch'erano state scritte dal dito di Seth - senza che avesse ricevuto alcun insegnamento orale -, mentre l'angelo gli sorreggeva la mano.

[53] E in quelle stesse tavole di pietra si rinvennero le profezie pronunciate da Enoc, il settimo (patriarca) dopo Adamo, che (fin da) prima del diluvio aveva preannunciato la venuta di Gesù Cristo: "Ecco il Signore verrà con le Sue sante milizie ad esercitare il giudizio sugli uomini e a rinfacciare a tutti gli empi tutte le opere che hanno compiuto, e tutto ciò che hanno detto di lui i peccatori e gli empi mormoratori... secondo le loro concupiscenze, e la loro bocca proferì (parole di) superbia".

[54] Adamo era entrato nel paradiso dopo quaranta giorni (dalla creazione), mentre Eva vi era entrata dopo ottanta. Adamo era rimasto nel paradiso sette anni ed aveva avuto il dominio su tutti gli animali.

[55] Si deve sapere che il corpo di Adamo era composto di otto parti. Una parte era di fango: di fango è fatta la sua carne e perciò sarà (!) pigro. Un'altra parte era di mare: di mare è fatto il suo sangue e perciò andava vagando come profugo. La terza era di pietre: di pietre son fatte le sue ossa e perciò era duro ed avaro. La quarta era di nubi: di nubi son fatti i suoi pensieri e perciò è diventato lussurioso. La quinta era di vento: di vento è fatto il respiro e perciò è diventato leggero. La sesta era di sole: di sole son fatti i suoi occhi e perciò era bello e famoso. La settima è di luce del mondo: perciò è diventato grato ed ha la conoscenza. L'ottava è di spirito santo: di spirito santo è fatta l'anima e di vengono i vescovi, i sacerdoti, tutti i santi e gli eletti di Dio.

[56] Si deve sapere che Dio fece e plasmò Adamo nello stesso luogo in cui nacque Gesù, cioè nella città di Betlemme che si trova al centro del mondo: e il corpo di Adamo fu fatto con il fango che gli angeli, cioè Michele, Gabriele, Raffaele e Uriele portavano dai quattro angoli della terra. E quella terra era candida e pura come il sole, bagnata da quattro fiumi, cioè il Gihon, il Fison, il Tigri e l'Eufrate; e l'uomo fu creato ad immagine di Dio, e (Dio) alitò sul suo volto il soffio della vita, cioè l'anima. E com'è bagnato da quattro fiumi, così il respiro gli è stato fornito da(i) quattro venti.

[57] Adamo era già stato creato ma non aveva ancora ricevuto un nome, quando il Signore disse ai quattro angeli di cercargli un nome. E Michele si diresse ad oriente, dove vide la stella orientale di nome Ancoli, e ne prese la prima lettera. Gabriele si diresse a Sud, dove vide la stella meridionale di nome Disis, e ne prese la prima lettera; Raffaele andò a Nord, dove vide la stella settentrionale di nome Arthos, e ne prese la prima lettera; Uriele si recò ad occidente, dove vide la stella occidentale di nome Mencembrion (?), e ne prese la prima lettera. Una volta che ebbero portato queste lettere, il Signore disse ad Uriele: "Leggi queste lettere"; ed egli le lesse e pronunciò: "Adamo". E il Signore disse a sua volta: "Sia questo il suo nome".

Qui termina la vita del nostro protoplasto Adamo e di sua moglie. *




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