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Libro dei Giubilei IntraText CT - Lettura del testo |
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XLVI.
[1] E, dopo la morte di Giacobbe, i figli di Israele, in Egitto, aumentarono di numero, divennero molta gente, furon tutti eguali di cuore - sì che il fratello amasse i fratelli e l'uomo si aiutasse scambievolmente col proprio fratello - e crebbero in numero, si moltiplicarono e crebbero moltissimo. E (fu) dieci settenni tutto il tempo che Giuseppe visse dopo suo padre [2] E non vi fu alcun demonio o alcuna cosa di male, durante tutto il tempo che Giuseppe visse dopo Giacobbe poiché tutti gli egiziani, durante tutto il tempo che Giuseppe visse, rispettarono i figli di Israele. [3] E Giuseppe morì a centodieci anni: diciassette anni stette in territorio di Canaan, dieci anni in servitù, tre in prigione e ottanta alle dipendenze del re, amministrando tutta la terra d'Egitto. [4] E morirono tutti i suoi fratelli, cioé tutta la generazione. [5] Ed ordinò ai figli di Israele, prima di morire, che portassero con loro le sue ossa quando fossero usciti dall'Egitto . [6] E li fece giurare, per quanto riguardava le sue ossa, poiché sapeva che gli egiziani non lo avrebbero fatto uscire un'altra volta (dall'Egitto) e non lo avrebbero seppellito nella terra di Canaan, perché Mamekeron, re di Canaan, mentre stava nella terra di Assur, aveva combattuto nel bassopiano col re d'Egitto, lo aveva ucciso colà e aveva inseguito gli egiziani fino alle porte di Ermon, [7] e non era potuto entrare perché, sull'Egitto, regnava un altro nuovo re, più forte di lui ed egli, (allora) era ritornato nella terra di Canaan e si eran chiuse le porte dell'Egitto e non vi era alcuno che (potesse) entrare in Egitto. [8] E Giuseppe morì nel quarantaseiesimo giubileo, nel sesto settennio, anno secondo, e lo seppellirono in territorio di Egitto e, dopo di lui, morirono tutti i suoi fratelli. [9] E il re d'Egitto uscì a combattere col re di Canaan nel quarantasettesimo giubileo, secondo settennio, anno secondo, e i figli di Israele disseppellirono le ossa dei figli di Giacobbe, tutte, eccettuate quelle di Giuseppe e le seppellirono nel deserto, nella grotta doppia, sul monte. [10] Ed entrarono numerosi in Egitto e pochi di essi rimasero sui monti di Hebron e tuo padre, Enbaram , rimase con loro. [11] Ed il re di Canaan vinse il re d'Egitto e (questi) chiuse le porte d'Egitto [12] e pensò un cattivo pensiero ai danni dei figli di Israele per causar loro afflizioni e disse alla gente d'Egitto: [13] "Ecco, i popoli, discendenti di Israele, sono cresciuti ed aumentati più di noi. Orsù, ricorriamo, prima che essi aumentino, a uno stratagemma ai loro danni e affliggiamoli in servitù prima che ci arrivi la guerra e prima che essi ci combattano, altrimenti anche essi si uniranno col nemico ed usciranno dalla nostra terra dato che il loro cuore e il loro volto é nella terra di Canaan. [14] E pose su di loro dei capi-operai, perché li affliggessero in servitù. E (i capi operai) li comandarono e costruirono al Faraone città fortificate: Pitom e Ramses e costruirono tutti i muri e le fortezze di Egitto che (ora) sono crollate. [15] E li assoggettarono con oppressione e, in proporzione al male che essi loro facevano, essi aumentavano. [16] E gli egiziani tenevano in gran dispregio i figli di Israele .
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