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Libro dei Giubilei IntraText CT - Lettura del testo |
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XXII.
[1] E nel secondo anno del primo settennio del quarantaquattresimo giubileo, l'anno in cui morì Abramo, Isacco ed Ismaele vennero dal Pozzo del Giuramento per celebrare la festa delle settimane, la festa delle primizie, presso Abramo, loro padre e Abramo gioì per l'arrivo dei suoi due figli. [2] Poiché Isacco aveva molti possedimenti in Bersabea, andava ispezionando e ritornava presso suo padre [3] e, (poiché) in questo stesso giorno Ismaele venne a visitare suo padre, tutti (e due) loro arrivarono insieme. Isacco ammazzò la vittima per il sacrificio e la offrì sull'altare che suo padre aveva costruito in Hebron. [4] E immolò il sacrificio di salvezza e fece un banchetto di gioia alla presenza di Ismaele, suo fratello. E Rebecca fece una nuova focaccia di grano novello e la dette a Giacobbe, il figlio suo che era bello, perché portasse al padre Abramo le primizie della terra, le mangiasse e, prima di morire, benedicesse il Creatore di tutto. [5] Ed anche Isacco mandò, per mano di Giacobbe che era bello , il sacrificio di salvezza ad Abramo affinché Abramo mangiasse e bevesse. [6] Ed egli mangiò, bevve e benedì il Dio eccelso che aveva creato il cielo e la terra, aveva fatto tutto il grasso della terra e lo aveva dato ai figli dell'uomo perché mangiassero, bevessero e benedicessero il loro Creatore. [7] "Ed anche ora io ti ringrazio, mio Dio, perché mi hai fatto vedere questo giorno. Ecco, sono di centosettantacinque anni, vecchio, completo di tempo e tutti i miei giorni sono stati buona salute. [8] La spada del nemico non mi ha vinto in tutto quel che hai dato a me ed ai miei figli, in ogni tempo della mia vita, fino ad oggi. [9] Sia, o mio Dio, la Tua benevolenza sul Tuo servo e sulla discendenza dei suoi figli affinché Ti sia popolo eletto ed eredità fra tutti i popoli della terra, da oggi fino a tutto il tempo delle generazioni della terra, per tutti i secoli". [10] E chiamò Giacobbe e gli disse: "Figlio mio Giacobbe, ti benedica il Dio di tutti e ti renda capace di far giustizia e di compiere la Sua volontà innanzi a Lui stesso e scelga, fra te e la tua stirpe, che siate, per lui, il popolo della Sua eredità, secondo la Sua volontà, sempre . E tu, figlio mio Giacobbe, avvicinati e baciami". [11] E si avvicinò, lo baciò e gli disse: "Giacobbe, figlio mio, benedetto tu e tutti i figli del Signore eccelso, per tutti i secoli. Ti dia, il Signore, il seme della giustizia, santifichi alcuni dei tuoi figli in mezzo a tutta la terra e tutti i popoli siano soggetti a te e si inchinino avanti alla tua progenie. [12] Sii forte innanzi agli uomini e quando avrai potestà su tutte le stirpi della terra e sulla stirpe di Set, allora, col divenire Suo popolo santo, sarà giusto il tuo modo di vivere e quello dei tuoi figli . [13] Ti dia, il Dio eccelso, tutte le benedizioni che dette a me e quelle che dette a Noé e ad Adamo e che esse si posino sulla vetta della santità della tua stirpe, per tutte le generazioni, nei secoli . [14] E ti purifichi, il Signore, da tutte le macchie di impurità sì che tu chieda perdono da ogni peccato che, per ignoranza, hai commesso ed Egli ti dia forza e ti benedica affinché erediti tutta la terra. [15] E rinnovi, Egli, il Suo patto con te affinché tu sia il popolo della Sua eredità per tutti i secoli ed Egli sia, per te e la tua stirpe, Dio vero e di giustizia in tutto il tempo della terra. [16] E anche tu, figlio mio Giacobbe, ricorda la mia parola e osserva i comandi di Abramo, tuo padre. Separati dai pagani, non mangiar con loro, non agir come loro e non esser loro amico poiché le loro azioni sono impure e tutto il loro modo di vivere é immondo e cosa abominevole i loro sacrifici. [17] Essi immolano ai cadaveri e si prostrano ai demoni, mangiano nei sepolcri e tutte le loro opere sono vane ed inutili. [18] E non hanno intelletto per pensare ed occhi per vedere quali siano le loro opere e come essi sbaglino quando dicono ad un albero: "Sei il mio Dio" e ad una pietra: "Sei il mio signore ed il mio liberatore" e non hanno cuore. [19] E anche a te, figlio mio, venga in aiuto il Dio eccelso e il Dio del cielo ti benedica e ti tenga lontano dalla loro impurità e da tutti i loro errori. [20] Guardati, figlio mio Giacobbe, dal prender moglie di fra la stirpe di Canaan perché tutta la sua stirpe dovrà esser sradicata dalla terra [21] per il peccato di Cam e l'errore di Canaan . E tutta la sua stirpe sarà cancellata dalla terra e (così anche) ogni superstite. E non vi é alcuno di loro che, nel giorno del giudizio, si salvi. [22] E tutti coloro che adorano gli idoli, e gli odiati, non hanno alcuna speranza nella terra dei vivi perché scenderanno nell'inferno e andranno nel luogo della pena infernale e non avranno alcun ricordo sulla terra. Come i figli di Sodoma furono spazzati via dalla terra, così saranno spazzati tutti coloro che adorano gli idoli. [23] Non temere, o figlio mio Giacobbe! non spaventarti, o figlio di Abramo! Il Dio eccelso ti protegga dall'impurità e ti liberi da tutte le vie dell'errore. [24] Ho costruito questa casa per me, per porvi sopra il mio nome sulla terra (che) é stata data a te ed alla tua stirpe e si chiama "casa di Abramo". E' stata data a te e alla tua stirpe, per sempre, perché tu costruirai la mia casa e porrai il mio nome avanti a Dio, per sempre nei secoli, e la tua discendenza e il tuo nome starà durante (lett.: dentro) tutte le generazioni della terra". [25] E finì di parlare, di dargli ordini e di benedirlo. [26] E si coricarono ambedue su un letto e Giacobbe si addormentò sul grembo di Abramo, padre di suo padre, e Abramo lo baciò, (col) suo pensiero, per sette volte e il suo cuore e la sua misericordia gioirono per lui. [27] E lo benedì con tutto il suo cuore e disse: "Il Dio eccelso, il Dio di tutti, Creatore di tutto che mi ha fatto uscire da Ur dei Caldei per darmi questa terra da ereditare per sempre, affinché io vi ponga una progenie santa, sia benedetto, alto, nei secoli". [28] E benedì Giacobbe e disse: "Sul figlio mio del quale, con tutto il mio cuore e la mia misericordia, io mi compiaccio, e sulla sua stirpe, sia la Tua benevolenza e la Tua misericordia (sia) lunga per tutto il tempo. [29] Non abbandonarlo e non trascurarlo da oggi a nei secoli dei secoli e siano i Tuoi occhi aperti su di lui e sulla sua stirpe affinché Tu protegga, benedica e santifichi il popolo che (é) per Tua proprietà ereditaria! [30] Benedicilo con tutte le Tue benedizioni, da oggi a sempre, nei secoli, e rinnova il Tuo patto e la Tua benevolenza verso (lett.: con) lui e la sua stirpe, con tutta la Tua volontà, fino a tutte le generazioni della terra!".
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