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Libro dei Giubilei

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    • XXX.
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XXX.

 

[1] E, nel primo anno del sesto settennio salì a Salem, che é ad oriente di Sichem, in pace, nel quarto mese.

[2] E colà rapirono Dina, figlia di Giacobbe (e la portarono) nella casa di Sichem, figlio di Hamor, l'Eveo, governatore della regione, e (costui) giacque con lei e la disonorò. Essa era una piccola ragazza di dodici anni.

[3] E egli pregò il padre ed i fratelli di lei affinché ella gli fosse data in moglie, (ma) Giacobbe e i suoi figli si adirarono a causa degli uomini di Sichem, poiché essi avevano disonorato Dina, loro sorella, e parlarono con loro con cattiveria, li ingannarono e li lusingarono. [4] E Simeone e Levi entrarono all'improvviso in Sichem e fecero giustizia su tutti gli uomini dei Sichemiti, uccisero tutti gli uomini che vi trovarono e non ne fecero scampare neanche uno.

Uccisero tutti con sevizie poiché avevano contaminato la loro sorella, Dina. [5] E così, dunque, non si farà, da oggi fin nell'eternità, di disonorare una figlia di Israele perché nel cielo é stata stabilita la loro condanna: che, cioé, si uccidano di spada tutti gli uomini dei Sichemiti, poiché essi avevano fatto disonore a (una) figlia di Israele. [6] E il Signore li consegnò nelle mani dei figli di Giacobbe affinché li sradicassero con le spade e facessero giustizia su di loro sì che non accada più una cosa simile in Israele, di disonorare, (cioé), una vergine israelita.

[7] E se in Israele v'é un uomo che voglia dare sua figlia o sua sorella a qualsiasi uomo che sia della stirpe dei pagani, sia condannato a morte e lo si lapidi poiché egli ha fatto peccato e vergogna in Israele e la donna la si bruci sul fuoco perché ha disonorato il nome della casa di suo padre e sia, essa, sradicata da Israele! [8] E non si trovi in Israele, per tutte le generazioni della terra, fornicazione e corruzione, poiché Israele é santa al Signore e, chiunque la disonora, muoia, lo lapidino,

[9] poiché così é stato stabilito e scritto sulle tavole del cielo a proposito di tutta la stirpe di Israele: "Che chi disonora, sia condannato a morte e lo si lapidi!". [10] E non vi é, a questa legge, limitazione di tempo e non vi é perdono o remissione e sarà sradicato, anzi, l'uomo che abbia disonorato, in mezzo a tutto Israele, la propria figlia per aver consegnato a Molok (una) della propria stirpe e per aver commesso il peccato di contaminarla.

[9] sulle tavole del cielo: come al solito, il comandamento che non sta scritto nella Legge viene detto inciso nelle tavole celesti.

[11] Ed anche tu, o Mosé, ordina ai figli di Israele e di' loro che non diano le loro figlie ai pagani e che non prendano (mogli) di tra le figlie dei pagani poiché ciò é spregevole al cospetto del Signore.

[12] E, perciò, io ho scritto per te, nelle parole della legge, tutto quel che i Sichemiti fecero ai danni di Dina e quel che dissero i figli di Giacobbe allorché dissero: "Non diamo una nostra figlia ad un uomo che abbia il prepuzio poiché, per noi, é un obbrobrio". [13] Ed é un obbrobrio per Israele, per coloro che danno e prendono le figlie dei pagani, dato che ciò é impuro e spregevole [14] per Israele e dato che Israele non si purifica da questa impurità: né colui che abbia moglie (presa) di tra le figlie dei pagani né colui che abbia dato qualcuna delle proprie figlie ad uno che sia dei pagani, [15] poiché sarà flagello su flagello, maledizione su maledizione e verrà ogni flagello, maledizione e condanna. E se fa ciò e se finge di non veder coloro che commettono impurità, che profanano il Santuario del Signore e contaminano il nome Santo, per tutta questa impurità e contaminazione sarà condannato tutto il popolo, insieme.

[16] E non vi sarà partigianeria o favoritismo e non vi sarà, dalle sue mani, offerta di frutta, sacrificio, olocausto, grasso per l'esalazione del bel profumo, perché Egli (= il Signore) la accetti e tutti, uomini e donne, siano, in Israele, profanatori del Suo Santuario .

[17] E, perciò, io ti ho ordinato e ti ho detto: "Fa udire questa testimonianza su Israele. Vedi quel che accadde ai Sichemiti e ai figli di lei, come (questa testimonianza?) fu data nelle mani dei due figli di Giacobbe e come li uccisero con sevizie e divenne , per essi, opera di giustizia e (ciò) fu loro ascritto a giustizia".

[18] E la stirpe di Levi fu scelta per il sacerdozio e per (essere) leviti affinché servissero, come noi, al cospetto del Signore, in ogni tempo e fossero, Levi e i suoi figli, benedetti per sempre, poiché (Levi) aveva avuto lo zelo di far giustizia, condanna e vendetta di tutti coloro che si erano sollevati contro Israele. [19] E, così, essi innalzeranno per lui, a testimonianza nelle tavole del cielo, benedizione e giustizia innanzi al Dio di tutto [20]. E anche noi ricordiamo la giustizia che l'uomo attuò durante la sua vita, in tutti i tempi dell'anno; fino alla millesima generazione innalzeranno la benedizione ed (essa) verrà a favore di lui e delle generazioni dopo di lui ed egli é iscritto (come) giusto ed amico nelle tavole del cielo. [21] Ed io ho scritto per te tutte queste cose e ti ordino di dirle ai figli di Israele affinché non commettano peccato e non trasgrediscano la legge e non violino il patto che fu stabilito per loro al fine che lo attuassero e fossero iscritti (come) amici. [22] E, se avranno deviato o avranno fatto alcuna delle azioni impure, saranno iscritti (come) nemici nelle tavole del cielo e saranno cancellati dal libro dei vivi ed iscritti nel libro di quelli che periranno e con quelli che saranno sradicati dalla terra. [23] Nel giorno in cui i figli di Giacobbe espugnarono Sichem salì, a loro favore, scritto nel cielo, che essi avevano fatto giustizia, equità e vendetta sui peccatori e (ciò) fu ascritto a (loro) benedizione. [24] Essi fecero uscire Dina, loro sorella, dalla casa di Sichem e catturarono tutto quel che era fra i Sichemiti: le loro pecore, le loro vacche, i loro asini, tutto il loro gregge, tutti i loro beni e portarono tutto a Giacobbe, loro padre.

[25] Ed egli parlò con loro a causa del fatto che essi avevano espugnato la città poiché aveva paura di coloro che stavano nel territorio, dei Cananei e dei Ferezei. [26] E vi fu il terrore del Signore in tutti i paesi che (erano) al di dei Sichemiti ed essi, poiché su di loro cadde il terrore, non si sollevarono per scacciare i figli di Giacobbe.

 

 

 

 




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