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Libro dei Giubilei IntraText CT - Lettura del testo |
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[1] E Giacobbe andò e passò la notte, verso sud, a Migdal-Eder. E andò da suo padre, Isacco, lui e Lia, sua moglie, all'inizio del decimo mese. [2] E Ruben vide Bilha, serva di Rachele e concubina di suo padre, mentre ella si lavava nell'acqua, di nascosto, e se ne innamorò. [3] E si nascose, di notte, ed entrò nella casa di Bilha, di notte, e la trovò coricata, sola, nel suo letto e dormente nella sua casa. [4] E si coricò con lei. Ella si svegliò, vide Ruben coricato con lei nel letto, scoprì le proprie coperte, lo prese, gridò, conobbe che era Ruben, [5] si vergognò, tolse le proprie mani da sopra di lui ed egli fuggì. [6] Ed ella piangeva assai, per questo fatto, e non lo disse ad alcuno. [7] E quando venne Giacobbe e la cercò, ella gli disse: "Non sono pura per te perché sono stata contaminata (lontana) da te dato che Ruben mi ha insozzata e si é coricato con me, di notte. Io dormivo e non me ne sono accorta fin quando egli scoprì la mia veste e si coricò con me". [8] E Giacobbe si adirò assai contro Ruben perché, dato che si era coricato con Bilha, [9] aveva scoperto la copertura di suo padre e non la avvicinò più perché Ruben l'aveva insozzata - e riguardo a ogni uomo, - poiché aveva scoperto la copertura di suo padre e poiché la sua azione é assai brutta e riprovevole al cospetto del Signore. Perciò, che un uomo non si corichi con la donna del proprio padre e non scopra la copertura del proprio padre - poiché (ciò) é impuro - é scritto e stabilito nelle tavole del cielo: "muoia(no), insieme, colui che si corica con la donna del proprio padre e la donna, dato che hanno commesso impurità sulla terra". [11] E non sia, al cospetto del nostro Signore, impurità in mezzo al popolo che Egli si é scelto in proprietà . [12] Ed (é) nuovamente scritto: "Sia maledetto colui che si corica con la donna del proprio padre perché ha scoperto le pudenda di suo padre" . E tutti i Suoi santi dissero al Signore: "Sia (così), sia (così)!". [13] E anche tu, o Mosé, ordina ai figli di Israele che rispettino quest'ordine poiché (vi) é condanna di morte; ciò é impuro e, in favore di colui che commette questa bruttura , oltre che condannarlo a morte, ucciderlo, esser lapidato e sradicato di fra il popolo del nostro Dio, non vi é remissione da impetrare [14] E non avrà (da) vivere per un sol giorno sulla terra chiunque faccia ciò in Israele, poiché (ciò) é spregevole ed immondo. [15] E non si dica (che) per Ruben, mentre si era coricato con la concubina di suo padre, vi fu il vivere e il perdono e (che vi furono) anche per lei, mentre aveva il marito vivo, Giacobbe, padre di lui; [16] perché (il Signore) non aveva ancora manifestato, fino ad allora, la regola, la condanna e la legge perfetta per tutti. Poiché, al tuo tempo, (essa é) come legge temporanea nel tempo e legge eterna per le generazioni, nei secoli, [17] e (poiché) non vi é, per questa legge, limitazione di tempo, non (vi é) alcun perdono per questo (peccato), se non che siano sradicati ambedue, insieme, da mezzo al popolo: li uccidano nel giorno in cui la hanno fatta! [18] Ed anche tu, o Mosé, scrivi per Israele che (si) guardino (da) essa e non agiscano in tal modo e non facciano un peccato mortale poiché il Giudice, cioé il Signore, nostro Dio, non guarda in faccia ad alcuno e non accetta doni di corruzione. [19] E di' ad essi questa parola della legge ed essi ascoltino, stiano accorti, si guardino da essi e non periscano e non siano sradicati dalla terra a causa delle impurità, dell'abbominio e della immondezza di tutti coloro che la commettono in terra, al cospetto del nostro Dio. [20] E non vi é peccato maggiore della fornicazione (di coloro) che fornicano sulla terra, dato che Israele é popolo santo al Signore, popolo della eredità per il suo Dio, popolo di sacerdozio 10 e di regno, é proprietà (del Signore) ed una tale impurità non può apparire in mezzo a un popolo santo. [21] E nel terzo anno di questo sesto settennio, Giacobbe e tutti i suoi figli si misero in viaggio e pernottarono in casa di Abramo, vicino a suo padre Isacco e a sua madre Rebecca. [22] E questi sono i nomi dei figli di Giacobbe: primogenito Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar e Zabulon, figli di Lia. E i figli di Rachele (sono): Giuseppe e Beniamino. E i figli di Bilha (sono): Dan e Neftali. E i figli di Zilpa (sono): Gad e Aser. (Inoltre c'é) Dina, figlia di Lia, unica figlia di Giacobbe. [23] E, arrivati, si prostrarono a Isacco e a Rebecca e (costoro), quando li videro, benedirono Giacobbe e tutti i suoi figli. E Isacco si rallegrò assai, perché aveva visto i figli di Giacobbe suo figlio minore e li aveva benedetti.
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