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Apocalisse siriaca di Baruc IntraText CT - Lettura del testo |
[1] E invocai il Potente e dissi: "Tu solo Signore conosci in anticipo le altezze del mondo e fai venire con la tua parola quel che accade nei tempi e affretti contro le opere degli abitanti della terra il principio dei tempi e, solo, conosci il termine dei momenti. [2] (Tu,) quegli cui nulla è difficile anzi, fai tutto facilmente, con un cenno; [3] tu, davanti al quale vengono le profondità come le altezze e la cui parola servono i principi dei mondi; [4] (tu), quegli che rivela a quanti temono quel che accadrà loro, per consolarli di lì; [5] (che) fa conoscere opere forti a coloro che non sanno, apre la cinta a coloro che non ne sono a conoscenza e illumina le tenebre e rivela le cose nascoste a quanti sono senza macchia, quelli che nella fede si sono sottomessi a te e alla tua legge; [6] tu hai mostrato al tuo servo questa visione: rivelami anche la sua interpretazione. [7] So infatti di aver ricevuto una parola relativa a quanto ti avevo chiesto, e (che) mi hai fatto sapere con quale voce lodarti o da quali membra far salire a te gloria e giubilo. [8] Se infatti le mie membra divenissero bocche e i capelli del mio capo voci, neppure così potrei renderti gloria o glorificarti come conviene, né potrei narrare la tua gloria o dire la magnificenza del tuo decoro.
[9] Cosa sono infatti tra gli uomini? O cosa sono calcolato tra quanti sono da più di me, così che abbia udito dall'Altissimo tutte queste (cose) stupende e da colui che mi ha creato annunci senza fine? [10] Beata mia madre fra le genitrici, e sia glorificata fra le donne la mia genitrice! [11] Io poi non cesserò di glorificare il Potente, ma con voce di gloria narrerò le sue meraviglie. [12] E chi infatti imiterà le tue meraviglie, Dio, o chi comprenderà il tuo profondo pensiero di vita? [13] Tu infatti hai guidato con la tua intelligenza tutte le creature che la tua destra ha creato, e tu hai stabilito presso di te ogni fonte di luce e hai preparato sotto il tuo trono depositi di sapienza. [14] E giustamente periscono coloro che non hanno amato la tua legge, e il tormento del giudizio riceve coloro che non si sono sottomessi al tuo dominio. [15] Se infatti Adamo prima di me ha peccato e ha fatto venire la morte su tutto quel che al suo tempo non (era), pure anche coloro che furono generati da lui, ognuno di loro ha predisposto per la sua anima il tormento futuro e, ancora, ognuno di loro ha scelto per sé le glorie future. [16] Veramente infatti chi crede riceverà la mercede. [17] Ora però tornate alla corruzione, scellerati di ora, perché sarete severamente visitati, voi che un tempo avete disprezzato l'intelligenza dell'Altissimo. [18] Infatti le sue opere non vi hanno istruito né vi ha persuaso l'arte della sua creazione, che (è) sempre. [19] Non è dunque Adamo la causa, se non per sé solo. Noi tutti, ognuno (di noi) è divenuto Adamo a se stesso.
[20] Tu però, Signore, interpreta per me quanto mi hai rivelato, e fammi sapere quel che ti ho chiesto. [21] Al compimento del mondo, infatti, (vi) sarà vendetta contro coloro che furono scellerati, secondo la loro scelleratezza, e glorificherai i fedeli, secondo la loro fede. [22] Tu infatti guiderai coloro che sono tuoi e estirperai dal tuo coloro che peccano".