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Apocalisse siriaca di Baruc IntraText CT - Lettura del testo |
[1] E accadde: quando ebbi terminato di dire le parole di questa preghiera sedetti lì, sotto un albero, per riposarmi all'ombra dei rami. [2] Ed ero meravigliato e stupito, e consideravo nei miei pensieri la moltitudine della beatitudine che i peccatori, sulla terra, avevano rigettato da sé, e il grande tormento che avevano spregiato, pur sapendo che sarebbero stati tormentati perché peccavano. [3] E mentre pensavo a ciò e a cose simili a queste, ecco, fu inviato a me l'angelo Ramaele, quello che presiede alle visioni di verità, e mi disse: [4] "Perché si intorbida il tuo cuore, Baruc? E perché si turba il tuo pensiero? [5] Se infatti hai udito solo l'annuncio del giudizio (e ne) sei stato così scosso, cosa (sarà) quando lo vedrai con i tuoi occhi, apertamente? [6] E se sei così disfatto dall'attesa, poiché attendi il giorno del Potente, cosa (sarà) quando giungerai al suo avvento? [7] E se hai tremato tutto alla parola della notizia del tormento di coloro che hanno mancato, quanto più (tremerai) quando l'opera stessa rivelerà cose stupefacenti? [8] E se hai udito i nomi dei beni e dei mali che allora saranno, e ti sei addolorato, cosa (sarà) quando vedrai quel che la Grandezza rivelerà, che accuserà gli uni e delizierà gli altri?