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Apocalisse siriaca di Baruc IntraText CT - Lettura del testo |
[1] Ed ora, fratelli miei: quando gli avversari ebbero circondato la città, furono mandati (alcuni) angeli dell'Altissimo e abbatterono la fortificazione del robusto muro e fecero rovinare i suoi fermi angoli di ferro, che non potevano essere sradicati. [2] Tuttavia essi occultarono i vasi santi, perché non fossero resi impuri dagli avversari. [3] E quando ebbero fatto questo, allora consegnarono agli avversari il muro, abbattuto, e la casa, rapinata, e il tempio, incendiato, e il popolo, vinto per essere consegnato, così che gli avversari non si vantassero e dicessero: "Così abbiamo potuto, al punto di distruggere in guerra anche la casa dell'Altissimo".
[4] Anche i vostri fratelli furono incatenati e condotti a Babilonia e lì li fecero dimorare, [5] e noi siamo rimasti qui, molto pochi. [6] Questo è il dolore di cui vi scrissi. [7] So infatti veramente che vi consolava la dimora di Sion, finché sapevate che era prospera, (consolazione) più (grande) del dolore di cui eravate dolenti per esserne lontani.