Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Apocalisse siriaca di Baruc

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

XIV

 

[1] E risposi e dissi: "Ecco, mi hai fatto conoscere il corso dei tempi e quel che accadrà dopo questo, e mi hai detto che ai popoli andrà la retribuzione da te detta, [2] e ora so che molti sono quelli che hanno peccato e sono vissuti nella prosperità e se ne sono andati dal mondo, e (che) pochi popoli rimarranno in quei tempi, quelli per i quali sono dette le parole che hai detto. [3] Ma quale profitto c'è in questo o cosa attenderemo di vedere di peggiore di quel che abbiamo visto esserci accaduto?

[4] Parlerò ancora davanti a te: [5] cosa hanno guadagnato coloro che hanno avuto conoscenza davanti a te e non sono andati nella vanità, come il resto dei popoli, e non hanno detto a dei morti: Dateci la vita, ma sempre ti temevano né hanno abbandonato le tue vie? [6] Ecco, essi sono stati solleciti, ma neppure per causa loro hai avuto misericordia di Sion. [7] E se altri sono stati empi, si esigeva che si perdonasse a Sion per le opere di coloro che avevano praticato (azioni) buone, e non (che) tu (la) sommergessi per le opere degli operatori di scelleratezza. [8] Ma chi Signore, mio Signore, comprenderà il tuo giudizio? O chi investigherà la profondità della tua via? O chi calcolerà la gravità del tuo sentiero? [9] O chi potrà calcolare la tua incomprensibile intelligenza? O chi mai tra i nati (di donna) troverà il principio o il compimento della tua sapienza?

[10] Noi tutti infatti siamo simili ad un soffio. [11] Come infatti il soffio sale, è tratto dal cuore ed è reso, esalato, così la natura degli uomini, che non vanno di propria volontàsanno cosa accadrà loro nel compimento. [12] I giusti infatti attendono bene il compimento e vanno (via) da questa dimora senza timore, perché hanno presso di te, custodita in depositi, la potenza delle (loro) opere. [13] Per questo, anche, essi abbandonano senza timore questo mondo e, fiduciosi, attendono con gioia di ricevere il mondo che hai promesso loro. [14] Noi invece, guai a quanti anche ora siamo coperti d'obbrobrio e attendiamo mali per quel tempo! [15] Sai tu in modo retto cosa hai fatto dei tuoi servi, perché noi non possiamo comprendere affatto alcunché come te, nostro plasmatore.

[16] Parlerò ancora davanti a te Signore, mio Signore: [17] quando, prima, il mondo con i suoi abitanti non era, tu (lo) hai pensato e detto con la parola, e subito le opere delle creature si sono levate davanti a te; [18] (ancora) hai detto, per fare per il tuo mondo l'uomo, (come) amministratore per le tue opere, affinché si sapesse che non lui era stato fatto per il mondo, ma il mondo per lui. [19] Ed ora vedo che il mondo, che era stato fatto per noi, ecco, resta, e noi invece, per cui esso fu, andiamo".

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL