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Libro dei Segreti di Enoc IntraText CT - Lettura del testo |
LXXII *
[1] Accadde che quando il fanciullo ebbe terminato quaranta giorni nella dimora di Nir, il Signore disse all'arcangelo Michele : "Scendi sulla terra da Nir il sacerdote e prendi il fanciullo Melchisedec che é con lui e ponilo nel paradiso dell'Eden in custodia. Infatti già si é avvicinato il tempo e io lascerò andare tutte le acque sulla terra e perirà tutto ciò che c'é sulla terra [2] e io lo rialzerò in un'altra stirpe e Melchisedec sarà il capo dei sacerdoti in quella stirpe.
[3] Michele si affrettò e volò giù di notte. Nir dormiva di notte sul suo letto e Michele, apparsogli gli disse: "Così parla il Signore a Nir: Consegnami il fanciullo che ti ho affidato". [4] Nir non riconobbe colui che gli parlava e il suo cuore era turbato: "Il popolo, venuto a sapere del fanciullo, disse, lo prenderà e l'ucciderà? Poiché il cuore del popolo é diventato malvagio davanti al volto del Signore". Rispose a Michele e disse: "Io non ho (nessun) fanciullo e non riconosco chi parla con me". [5] Michele gli rispose: "Non temere, Nir, io sono l'arcangelo Michele. Il Signore mi ha mandato ed ecco, io prenderò oggi il tuo fanciullo e andrò con lui e lo deporrò nel paradiso dell'Eden".
[8] Nir si ricordò del suo primo sogno e credette e rispose a Michele: "Benedetto il Signore che ti ha mandato oggi da me e ora benedici il tuo servo Nir e prendi il fanciullo e fa di lui tutto ciò che ti é stato detto". [9] Gabriele prese il fanciullo Melchisedec quella notte sulle sue ali e lo depose nel paradiso dell'Eden. [10] Nir si levò il mattino e andò in casa e non trovò il fanciullo . Nir ne ebbe gioia e afflizione grandemente, perché aveva il fanciullo al posto di un figlio.