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Giuseppe il falegname

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XXII

[22, 1] "Padre mio e padre di ogni misericordia, padre della verità! Occhio che vede, orecchio che ascolta, ascoltate me, vostro amato figlio, che vi supplico per l'opera delle vostre mani, per mio padre Giuseppe, affinché mandiate un folto coro di angeli con Michele, dispensatore di bontà, e Gabriele, messaggero di luce, ad accompagnare l'anima di mio padre Giuseppe fino a tanto che oltrepassi i sette eoni delle tenebre. [2] Che essa non transiti per quelle vie strette che é terribile percorrere e lungo le quali si ha grande paura di vedere le potenze che le signoreggiano, e il fiume di fuoco che vi scorre ed accavalla i suoi flutti come le onde del mare. Siate misericordioso con l'anima di mio padre Giuseppe che viene verso le vostre sante mani: é infatti il momento in cui ha bisogno di questa misericordia".

[3] Vi assicuro, miei venerabili fratelli e miei apostoli benedetti: ogni uomo che nasce in questo mondo e conosce il bene e il male, dopo avere trascorso tutto il suo tempo sospeso alla concupiscenza dei suoi occhi, ha bisogno della pietà del mio buon Padre, non appena giunge il momento di morire, di valicare il transito e presentare la propria difesa davanti al tribunale terribile. Ma ritorno al transito di mio padre Giuseppe, il giusto vegliardo.




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