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Vangelo di Gamaliele

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VI

[6, 1] Gesù consola la madre. "Consolati, donna. Per te infatti è stato meglio non averlo visto morto e non esserti rattristata Quale conforto avresti avuto nel vederlo ancora vivo appeso alla croce, e quale dolore avresti provato mentre il tuo cuore ardeva come fuoco!

[2] Ora che egli è morto e avvolto e convenientemente sepolto, tu, o donna, hai avuto il coraggio di venire fin qua nonostante questa paurosa oscurità e mentre la città è, a causa sua, pervasa da una paurosa agitazione. Le sentinelle sono appena fuggite e gli Ebrei hanno concordato con esse un inganno contro tuo figlio.

[3] Pensi tu forse che questa tomba appartenga agli Ebrei che vi hanno posto il cadavere di tuo figlio? No, donna! Il proprietario della tomba io lo conosco: è Giuseppe, ed anche questo giardino è suo".

[4] La vergine gli rispose: "Signore, vedo che sai con precisione quanto avvenne a mio figlio e ciò che gli è stato fatto allorché fu sepolto in questa tomba. Il mio cuore non mi permise di restare in casa di Giovanni; per questo mi alzai e venni qui a cercarlo.

[5] Ed ora, mio signore, se sei il custode del giardino ti scongiuro per lo splendore del tuo abito e per le benevoli parole che mi hai detto di essere così buono da informarmi su questi avvenimenti. Io, infatti, sono inconsolabile. Spiegami che cosa gli è stato fatto giacché io non ho trovato il cadavere nella tomba.

[6] Lo hanno forse preso gli Ebrei che odiavano sia lui sia il governatore, o è forse nascosto nel giardino; tu conosci chi l'ha preso? Abbi pietà di me! Mostrami il luogo ove si trova affinché lo possa vedere: ciò mi basterà.

[7] Per la vita della tua anima, ti confesso, o fratello, di non avere mai visto questo luogo prima d'oggi".

[8] Gesù allora disse a Maria: "Hai versato abbastanza lacrime. Colui che fu crocifisso è vivo e parla con te ed il tuo consolatore è proprio colui che tu cerchi, è colui che indossa la porpora celeste. Colui del quale tu cerchi la sepoltura è quegli che ha spezzato le porte bronzee e liberato i prigionieri dell'Inferno.

[9] Comprendi la mia grazia e la mia misericordia, Maria! Vedi, ti ho consolato con una parola di vita. Non temere, non smarrirti, osserva bene il mio volto, o madre mia, e convinciti ch'io sono tuo figlio.

[10] Io sono il Gesù che a Betania ha risuscitato Lazzaro, io sono il Gesù che è la risurrezione e la vita, io sono il Gesù il cui sangue fu sparso sulla roccia del patibolo.

[11] Io sono il Gesù che consola la tua tristezza, io sono il Gesù per la cui morte hai pianto; egli ora è vivo! Io sono il Gesù per il cui amore hai versato lacrime. Ora egli ti consola con la sua risurrezione prima di tutti gli altri.

[12] Nessuno ha portato via il mio cadavere, bensì sono risorto per volere di mio Padre, o madre mia. Oggi sei venuta alla mia tomba, o madre mia, mentre io ho tratto dagli Inferi quelli che erano in catene e ho salvato quelli che erano caduti in peccato".

[13] Udite queste parole, il cuore della vergine si colmò di forza e consolazione: cessò di piangere e di essere smarrita. Ai suoi occhi fu concesso di guardare e di contemplare la sua divinità.

[14] Allora lei gli disse: "Sei tu dunque risorto, mio Signore e mio figlio? Felice risurrezione!". E si inginocchiò a baciarlo.

[15] Ma egli le disse: "Ti basti, o madre mia, la gioia della mia risurrezione. Guarda i prigionieri dell'Infero che si rallegrano e giubilano ch'io li porto in dono al Padre mio prima di condurli nel giardino dell'Eden".

[16] La vergine pura guardò e vide intorno a lui i prigionieri che aveva tratto fuori dall'Infero: indossavano abiti di bianca porpora, ed a quella vista rimase stupita.

[17] Gesù le disse: "Corri dai miei fratelli a portare la notizia e il felice annunzio della mia risurrezione dai morti. Affrettati, torna indietro, madre mia! Non restare alla destra della mia tomba; la folla degli Ebrei e Pilato verranno infatti alla tomba per vedere quanto è avvenuto".

[18] Annunzio della risurrezione...poiché farà risorgere i morti, darà la luce ai ciechi e gli storpi cammineranno.

[19] Dopo aver parlato così a sua madre, Gesù si sottrasse ai suoi occhi. Lei lasciò di corsa la tomba, andò dagli apostoli e dalle donne portando la buona notizia che il nostro Signore era risorto dai morti; raccontò e disse: "Egli ha detto: Vi precedo a Gerusalemme. Là mi vedrete ed io vi darò la mia benedizione".

[20] Quelli si alzarono e andarono alla tomba a vedere quanto era avvenuto.

[21] La notizia della risurrezione del Nazareno si sparse in tutta la città

[22] Ma i capi dei sacerdoti e gli Ebrei si recarono da Pilato, come se non sapessero nulla, e gli dissero: "Vedi, governatore, come oggi in una tomba siano stati ingigantiti l'inganno e l'errore! Ordina dunque di introdurti i soldati per interrogarli separatamente; essi così ci ragguaglieranno in modo sicuro senza che alcuno di noi abbia da scomodarsi fino alla tomba".




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