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Vangelo di Gamaliele IntraText CT - Lettura del testo |
XI
[11, 1] E il morto gli rispose: "Non hai visto, mio signore, il grande splendore? Esso irradiava perché, mentre tu pregavi, il Signore Gesù era con me.
[2] Mi parlò e disse: "Dì al mio amico Pilato che difenda la mia risurrezione. Io ho deciso di renderlo partecipe dell'albero della vita, come feci con te quando ti giudicarono: prima che tu fossi decapitato, essi condannarono anche me"".
[3] Pilato gli domandò: "A quale popolo appartieni e chi ti ha gettato nel pozzo?".
[4] Egli rispose: "Io sono il ladro che fu appeso alla destra del mio Signore Gesù; mi rallegro di tutte le grazie e dei doni, e di quella parola che pronunciai quand'egli era appeso in croce.
[5] Oggi, quando mi sono alzato dalla tomba di Gesù, tu Pilato - mio signore - mi hai aperto la porta della sua tomba come egli mi aveva aperto la porta del paradiso. Aspira questo amabile profumo che viene dall'albero del paradiso ove la mia anima si è ristorata".
[6] Attestazione di Gamaliele. Io, Gamaliel, in questa occasione ho seguito il popolo con il padre Giuseppe e Nicodemo.
[7] Gli apostoli temevano di avvicinarsi alla tomba e non sapevano quanto era accaduto. Per paura degli Ebrei, infatti, si erano dispersi nei luoghi più diversi.
[8] Ma io, Gamaliel, andai con tutto il popolo per vedere quanto era accaduto nella tomba del nostro Signore Gesù.
[9] Pilato e tutto il popolo ritornarono assieme in città... a causa della sua risurrezione dai morti, mentre Pilato portava in mano le bende di lino.
[10] Tutto il popolo, quelli della regione di Samaria e i pagani volevano vederle.
[11] Recatosi al palazzo del sommo pontefice, Pilato devastò la sinagoga e il popolo saccheggiò tutto quanto essi possedevano.