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Pius PP. IX Inter multiplices IntraText CT - Lettura del testo |
Capitolo XIII
Prima però di terminare, diletti Figli Nostri e Venerabili Fratelli, torniamo a ripetere che Noi sommamente desideriamo che siano da voi ripudiate ogni questione ed ogni controversia che, come sapete, turbano la pace, offendono la carità e danno ai nemici della Chiesa armi con cui vessarla e combatterla. Pertanto vi stia grandemente a cuore di conservare la pace tra voi, e con tutti, considerando seriamente che voi fate le veci di Colui che è Dio non di dissenso ma di pace, e che mai non cessò dal raccomandare, comandare e prescrivere ai suoi discepoli la pace. E veramente Cristo, come voi tutti sapete, "garantì tutti i doni e i premi della propria promessa per la conservazione della pace. Se siamo eredi di Cristo, rimaniamo nella pace di Cristo: se siamo figli di Dio dobbiamo essere pacifici... È necessario che i figli di Dio siano pacifici, miti di cuore, semplici nel linguaggio, concordi nell’amore, fedelmente uniti negl’impegni della unanimità" . Certamente tali sono la stima e la fiducia che abbiamo della vostra virtù, della vostra Religione e della vostra pietà che non dubitiamo, Diletti Nostri Figli e Venerabili Fratelli, che volentierissimamente obbedendo a questi Nostri avvisi, desiderii e domande non vogliate estirpare fino dalle radici i germi di tutte le discussioni, e in tal modo colmare il Nostro gaudio; e sopportandovi a vicenda con molta pazienza nella carità, e lavorando unanimi per la fede del Vangelo, continuiate con sempre maggiore zelo ad essere sentinelle vigilanti sopra il gregge affidato alla vostra cura, ed a compiere con diligenza tutti i doveri della vostra gravissima carica per la perfezione dei Santi, in edificazione del Corpo di Cristo.