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Atti di Andrea

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1. MIRACOLI DEL BEATO ANDREA APOSTOLO *

I

[1, 1] La regione di Andrea e la liberazione di Matteo. Dopo il nobile e glorioso trionfo dell'ascensione del Signore, gli apostoli si dispersero in diverse regioni per predicare la parola di Dio.

All'apostolo Andrea toccò predicare il Signore Gesù Cristo nella provincia dell'Acaia, mentre all'apostolo Matteo, che è pure evangelista, toccò annunziare la parola della salvezza nella città di Mirmidone. Ma gli abitanti di quella indegna città mal sopportando quanto udivano a proposito dei miracoli del nostro redentore e non volendo distruggere i propri templi, presero il beato apostolo, gli cavarono gli occhi, lo cacciarono in prigione con l'intenzione di ucciderlo pochi giorni appresso.

[2] L'angelo del Signore andò allora dall'apostolo Andrea e gli disse: "Alzati e va' nella città di Mirmidone e libera tuo fratello Matteo dallo squallore del carcere in cui si trova" Egli domandò: "Signore, ma io non conosco la strada! Co me andrò?". "Va' - rispose - alla spiaggia del mare; troverai una nave: sali subito su di essa. Io, infatti, sarò la guida del tuo viaggio".

Andrea eseguì la parola del Signore: alla spiaggia trovò una nave e vi salì sopra; i venti furono favorevoli, navigò felicemente fino alla città e, appena oltrepassò la porta, andò al carcere.

Alla vista dell'apostolo Matteo che se ne stava con altri prigionieri nello squallore del carcere, pianse amarissimamente. Poi, dopo avere pregato insieme, Andrea disse: "Signore Gesù Cristo, che noi predichiamo fedelmente e per il cui nome sopportiamo tante cose, tu che con immensa bontà ti sei degnato di dare la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, l'andatura ai paralitici, la purezza ai lebbrosi, la vita ai morti, apri, te ne prego, gli occhi del tuo servo affinché possa andare ad annunziare la tua parola".

[3] Improvvisamente, quel luogo tremò, nel carcere risplendette una grande luce, gli occhi del beato apostolo furono ristabiliti, furono infrante le catene di tutti, fu spaccato il legno nel quale erano avvinti i loro piedi, e tutti magnificavano Dio, dicendo: "Grande è il Dio predicato dai suoi servi!".

Dal beato Andrea furono poi estratti dal carcere ed ognuno se ne andò a casa sua; Matteo però si allontanò da quel luogo.

Predicazione nella città di Mirmidone. Dopo l'apostolo Andrea prese a predicare la parola del Signore Gesù agli abitanti. Ma quegli uomini ben sapendo quanto era accaduto ai rinchiusi in carcere, presero Andrea, gli legarono i piedi e lo trascinarono per le piazze della città.

[4] Già gli si strappavano i capelli dal capo e scorreva il sangue dalla testa, allorché pregò il Signore: "Apri, Signore te ne prego, gli occhi dei loro cuori affinché conoscano te vero Dio e desistano da questa iniquità. Non addossare loro questo peccato poiché non sanno ciò che fanno".

Improvvisamente, una grande paura si diffuse tra tutti gli abitanti di quella città tanto che, dopo avere liberato l'apostolo, dicevano: "Abbiamo peccato contro di te, ignari di quanto facevamo. Ti supplichiamo, dunque, Signore, di perdonare il nostro delitto e di indicarci la via della salvezza. Non discenda la collera di Dio su questa città!".

Mentre dicevano questo, erano prostrati al suolo davanti ai piedi di Andrea. Ed egli, dopo averli rialzati, prese a predicare loro il Signore Gesù Cristo, i miracoli che aveva fatto in questo mondo e come, con il proprio sangue, abbia redento il mondo che stava andando in rovina.

I credenti ricevettero la remissione dei peccati e furono battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo.




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