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Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
XIII
[13, 1] Ma Egeate, immondo, si turò le orecchie come un aspide, non volendo udire il vero saggio, e disse: "O pazzo inventore di un nome straniero, godi dei miei doni!". Lo fece flagellare e ordinò che fosse crocifisso.
Quando uscì il beato apostolo, disse: "Sei buono, Gesù Cristo, avendoci munito con la tua arma e incoronato con la tua grazia. Accoglimi ormai nei tuoi eterni tabernacoli, concedimi riposo dalle mie gravi fatiche, sii il mio sollievo e sciogli il mio corpo affinché la mia anima danzi con gli angeli e ti canti inni".
[2] Allorché egli giunse alla croce, tutto il popolo gridava: "Ingiusta è la sentenza di Egeate! Ha condannato alla croce uno straniero che non fece nulla di male. O sentenza ingiusta! Elimina pure di mezzo noi, proconsole, che abbiamo commesso molti peccati, ma non il giusto!".