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Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
XVI
[16, 1] Udito che ancora era vivo, Egeate se ne meravigliò e corse da lui. Ed allorché l'apostolo lo vide davanti a sé, gli disse a gran voce: "Perché, Egeate, sei venuto da chi non ti appartiene? Perché guardi chi è appeso? Perché ti meravigli di chi è legato? Salva l'anima tua! Credi in Cristo che mi ha mandato. Alza gli occhi e vedi Gesù, luce beata. Semplifica l'egemonia della tua anima e accogli la conoscenza della prima Parola. Deponi l'ignoranza e non avvilire i tuoi ragionamenti. Non rovinare i tuoi simili, non privarli dei beni, non rischiare la condanna con la disobbedienza, non cadere sotto il serpente affinché non ti rapisca, come un leone. Si addolcisca la vita sul legno! Credi nel crocifisso!
[2] La croce è bella! È, infatti, vivificatrice! Bello è colui che è appeso sulla croce! È, infatti, sterminatore dei demoni, è redentore delle anime, è rimuneratore dei lottatori! Ma perché dico queste cose? Vieni da me, Cristo! Manda libero il servo, guarito il malato, immortale il mortale, incorruttibile il corruttibile, sciolto colui che è legato, celeste colui che è terrestre, affinché, per mezzo mio, si salvino i credenti e anch'io sarò testimonio della tua vera divinità".