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Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
I
[1, 1] (9, 1-36)... l'apostolo. Ma allorché Andrea, apostolo di Cristo, udì che, per causa sua, avevano arrestato quelli della città, si levò, uscì fuori in mezzo alla strada e disse ai fratelli che non c'era alcun motivo per dissimulare qualcosa.
[2] Mentre l'apostolo stava proferendo queste parole, era presente un giovane, uno dei quattro soldati, nel cui corpo si nascondeva un demone. Quando il giovane fu davanti all'apostolo, il demone gridò, dicendo: "Che cosa ti ho fatto, Variano, per mandarmi da quest'uomo timorato di Dio?". Non appena il giovane disse questo, il demone lo gettò a terra: restò sconvolto e sbavava. Ma i suoi camerati lo afferrarono e lo trattennero in piedi.
[3] Andrea ebbe, allora, compassione del giovane e disse ai soldati suoi camerati: "Vi vergognate di affrontarmi perché vedete che la vostra natura vi rimprovera? Perché asportate il prezzo sicché egli non può appellarsi al re e ricevere aiuto per poter combattere contro il demone nascosto nelle sue membra? Egli non soltanto si appella, ma parla la lingua del palazzo: il suo re l'ascolterà ben presto. Infatti, l'odo dire: "Che cosa ti ho fatto, Variano, per mandarmi da quest'uomo timorato di Dio?"...".