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Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
III
[3, 1] Il servo di Demetrio da Amasea. Demetrio, primo cittadino di Amasea, aveva un servo egiziano che amava con un amore eccezionale. Costui fu colpito da febbre ed esalò lo spirito. Venuto a conoscenza dei segni che faceva il beato apostolo, Demetrio andò da lui, si prostrò ai suoi piedi con lacrime e gli disse: "Ritengo che nulla ti sia difficile, ministro di Dio. Il mio ragazzo che amavo di amore eccezionale, è morto. Ti supplico di venire a casa mia e restituirmelo".
[2] All'udire ciò il beato apostolo, commosso per le sue lacrime, andò nella casa ove giaceva il ragazzo e, predicando ininterrottamente quanto concerne la salvezza del popolo, si rivolse al cadavere, dicendo: "Dico a te, ragazzo, in nome di Gesù Cristo, Figlio di Dio, alzati e sta' su sano e salvo". Subito il ragazzo egiziano s'alzò, ed egli lo restituì al suo signore.
Allora tutti coloro che ancora non credevano, credettero in Dio e furono battezzati dal santo apostolo.