Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
IV
[4, 1] Sostrato e la madre. Un ragazzo cristiano, di nome Sostrato, andò segretamente dal beato Andrea per dirgli: "Mia madre, invaghita della mia bellezza, mi perseguita di continuo affinché mi unisca a lei. Giudicando questo un'infamia, fuggii inorridito. Ma lei, mossa da fiele, andò dal proconsole accusandomi del suo crimine. So che, quando sarò accusato, non risponderò nulla: preferisco, invero, perdere la vita piuttosto di scoprire il crimine di mia madre. Ti confesso questo affinché abbi la compiacenza di supplicare il Signore per me acciocché non perda la vita, innocente".
[2] Mentre egli parlava così vennero i ministri del proconsole per prenderlo. Ma il beato apostolo, dopo aver fatto una preghiera, s'alzò e andò con il ragazzo.
La madre l'accusava insistentemente, affermando: "Costui, signor proconsole, dimentico dell'affetto della materna pietà, si rivolse a me con intenzione di stupro. A malapena riuscii a sottrarmi per non essere violata da lui".
Rivolto al ragazzo, il proconsole disse: "Ragazzo, dì se è vero quanto sostiene tua madre". Ma egli taceva. Il proconsole l'interrogò più volte, ma non rispose mai.
Siccome persisteva nel silenzio, il proconsole tenne consiglio con i suoi sul da farsi, mentre la madre del ragazzo prese a piangere. A lei, il beato apostolo Andrea disse: "O infelice, che elevi un pianto di amarezza per l'incesto che volevi compiere su tuo figlio! Sotto la fiamma della libidine, sei giunta a tal punto di concupiscenza da non temere di perdere il tuo unico figlio".
[3] Dopo che egli le parlò così, la donna disse: "Ascolta, proconsole! Dopo che mio figlio aveva tentato di agire così, si pose al seguito di quest'uomo e non si allontanò più da lui". Irritato da ciò, il proconsole ordinò che il ragazzo fosse chiuso in un otre da parricida e gettato nel fiume, e Andrea rinchiuso in carcere fino a quando fosse scelto il supplizio per eliminare anche lui.
Ma alla preghiera del beato apostolo vi fu un grande tuono e un terremoto: il proconsole cadde dalla sedia, tutti furono prostrati a terra, mentre la madre del ragazzo fu colpita e morì. Allora il proconsole si prostrò ai piedi del santo apostolo e disse: "Servo di Dio, abbi pietà di quelli che stanno per perire affinché non ci inghiottisca la terra".
Ed alla preghiera del beato apostolo, cessò il terremoto e si quietarono fulmini e tuoni. Egli poi, passando da quelli che giacevano a terra, li risanò tutti.
Il proconsole accolse la parola di Dio, credette nel Signore con tutta la sua famiglia e furono battezzati dall'apostolo di Dio.