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Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
XVI
[16, 1] La figlia di Nicola. Un cittadino di nome Nicola mostrò una carrozza dorata con quattro candidi muli e l'offrì al beato apostolo, dicendo: "Prendi, servo di Dio; tra quanto mi appartiene non trovai nulla di più amabile; desidero solo che sia guarita mia figlia tormentata da una grave tortura".
E il beato apostolo a lui: "Accetto i tuoi doni, Nicola, ma non questi visibili. Se, infatti, per tua figlia offri quanto avevi di prezioso a casa, tanto più devi offrire per la tua anima!
[2] Da te desidero ricevere questo: che l'uomo interiore conosca il vero Dio suo fattore e creatore di tutte le cose, che respinga le cose terrene e desideri le celesti, che trascuri le caduche e ami le durature, che rinneghi le cose visibili e che con la contemplazione scorga le tensioni spirituali, affinché tu, dopo avere esercitato i sensi in queste cose, possa meritare di raggiungere la vita eterna, e in quelle gioie eterne goda anche di questa figlia restituita alla sanità".
Così dicendo li persuase tutti ad abbandonare gli idoli e a credere nel Dio vero. Guarì poi la figlia di Nicola dalla sua infermità e tutti lo magnificavano. Mentre nell'intera Macedonia si diffondeva la fama dei prodigi che operava sopra gli infermi.