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Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
[28, 1] Il vecchio peccatore Nicola. Accadevano queste cose, allorché un vecchio, di nome Nicola, giunse dall'apostolo con gli abiti stracciati, dicendo: "Servo di Dio, settantaquattro sono gli anni della mia vita, e mai mi sono allontanato da azioni impure, da prostitute e dalla fornicazione, spesso fui spinto ciecamente al postribolo e praticavo cose illecite. È ora il terzo giorno che sento parlare dei miracoli che fai e della tua predicazione piena di parole vitali. Riflettevo dunque di abbandonare questa mia condotta e venire da te affinché mi indirizzi verso cose migliori. Ma mentre pensavo a ciò, sentivo in me un sentimento contrario che mi suggeriva di lasciare stare e di non compiere il bene al quale riflettevo. Lottando dunque così con la mia coscienza, presi il vangelo e pregai il Signore affinché mi facesse, una buona volta, dimenticare quelle cose. Ma dopo pochi giorni, dimentico del vangelo che avevo addosso e infiammato da un pensiero perverso andai nuovamente al postribolo. Ed ecco che là una prostituta, appena mi vide, disse: "Esci, vecchio, esci! Tu sei, infatti, un angelo di Dio. Non toccarmi né avvicinarti a questo luogo. Io vedo in te un grande mistero!". E mentre, meravigliato, riflettevo quale fosse il significato di tutto ciò, mi ricordai di avere con me il vangelo. Allora me ne tornai indietro e venni da te, servo di Dio, affinché abbia pietà dei miei errori. Ho, infatti, la più grande speranza di non perire, se tu pregherai per la mia miseria".
[2] Udito questo, il beato Andrea espose molte cose contro la fornicazione. Poi, inginocchiatosi, apri le mani, e pregava in silenzio mandando gemiti e piangendo dall'ora sesta fino all'ora nona del giorno. Quando poi s'alzò si lavò la faccia, ma non volle prendere nulla. Diceva: "Non mangerò fino a quando non saprò se Dio avrà misericordia di quest'uomo e se sarà annoverato tra i salvati".
Digiunò ancora il giorno appresso ma su quell'uomo non gli fu rivelato nulla fino al quinto giorno, allorché, piangendo, esclamava: "Signore, otteniamo la tua misericordia per i morti, e costui, che desidera conoscere le tue grandezze, perché non ritorna affinché tu lo possa guarire?". Appena disse così giunse una voce dal cielo, dicendo: "Andrea, otterrai (quanto chiedi) per il vecchio! Ma come tu ti sei logorato con digiuni, così anch'egli, per salvarsi, si applichi al digiuno".
Chiamatolo, gli predicò l'astinenza. Nel sesto giorno convocò i suoi e li invitò a pregare per lui; e prostrati a terra, pregavano: "Signore, pio e misericordioso, perdona a quest'uomo il suo delitto". Dopo di ciò mangiò e permise a tutti gli altri di mangiare.
[3] Ritornato a casa sua, distribuì ai bisognosi tutto quello che aveva, fece poi così tanta penitenza che per sei mesi non si nutriva d'altro che di acqua e pane secco. Terminata l'equa penitenza, passò da questo mondo. Il beato apostolo non era presente, ma nel luogo in cui si trovava udì una voce "Andrea! Nicola, per il quale tu hai pregato è diventato mio". Allora ringraziò, comunicò ai fratelli che Nicola aveva abbandonato il corpo e pregò affinché riposasse in pace.