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Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
XX
[20, 1] Un sogno dell'apostolo. Il giorno appresso il beato apostolo vide un sogno che raccontò così ai fratelli: "Ascoltate, carissimi, il mio sogno. Vidi un monte straordinariamente alto spoglio di qualsiasi cosa terrena ad eccezione di una luce così splendente che pareva illuminasse tutto il mondo. Ed ecco accanto a me i carissimi fratelli apostoli Pietro e Giovanni. Giovanni stese una mano all'apostolo Pietro e l'innalzò in cima al monte, poi, rivoltosi a me, mi pregò di salire dopo Pietro, dicendo: "Andrea, tu berrai il calice di Pietro"! Poi, stese le mani, mi disse: "Avvicinati, allunga le tue mani per avvicinarle alle mie e unire il tuo capo al mio capo". Ciò fatto, mi trovai più piccolo di Giovanni. Poi mi disse: "Vuoi conoscere il significato di quanto tu vedi e chi sia colui che ti parla?" e io: "Desidero conoscere queste cose". Ed egli a me: "Io sono la Parola della croce dalla quale prossimamente tu penderai per il nome di colui che tu predichi". Mi disse pure molte altre cose che ora è necessario tacere, ma appariranno manifeste allorché mi accosterò a questa immolazione.
[2] Si radunino ora tutti coloro che hanno accolto la parola di Dio e io li raccomanderò al Signore Gesù Cristo affinché voglia custodirli immacolati nella sua dottrina. Io ormai mi stacco dal corpo e vado a raggiungere quella promessa che si è degnato concedermi il dominatore dei cieli e della terra, Figlio del Dio onnipotente, che con lo Spirito santo, vero Dio, vive per sempre nei secoli".
Udendo queste cose, i fratelli piangevano molto e con un grande gemito colpivano con le mani le loro facce.
Quando furono tutti radunati, disse nuovamente: "Sappi te, carissimi, ch'io sto per allontanarmi da voi. Ma credo che Gesù, del quale predico la parola, vi custodirà dal male, sicché il nemico non sradicherà il seme che ho seminato tra voi, cioè la conoscenza e la dottrina di Gesù Cristo, mio Signore. Voi dunque pregate con costanza, e perseverate forti nella fede, sicché, eliminata ogni zizzania di scandalo, il Signore si degni di raccogliervi nel granaio celeste come grano puro".
[3] E così per cinque giorni li ammaestrava e confermava nei precetti di Dio. Poi, allargate le mani, pregò il Signore, dicendo: "Custodisci, ti prego, Signore, questo gregge che già ha conosciuto la tua salvezza, sicché contro di lui non prevalga il maligno e ottenga di custodire inviolato per tutti i secoli quanto, per tuo ordine, io ho trasmesso ed egli ha accolto". Allorché terminò di dire ciò, tutti i presenti risposero: "Amen".
Egli allora prese del pane, ringraziò, lo spezzò e ne diede a tutti, dicendo: "Accogliete la grazia che Cristo Signore, nostro Dio, vi offre per mezzo di me, suo servo". Dopo avere baciato e raccomandato al Signore ognuno, partì per Tessalonica: qui rimase due giorni poi si allontanò da essi.