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Atti di Andrea IntraText CT - Lettura del testo |
XXI
[21, 1] Da Tessalonica a Patrasso Molti fedeli della Macedonia lo accompagnarono con due navi. Nel desiderio di sentire le sue parole, tutti bramavano salire sulla nave nella quale viaggiava l'apostolo, affinché anche in mare non mancasse loro la parola di Dio. Ma l'apostolo disse loro: "Conosco il vostro desiderio, però questa nave è troppo piccola. I fanciulli e il bagaglio siano dunque caricati sulla nave più grande; voi, invece, salite su questa più piccola e viaggeremo insieme". Diede loro Antimo affinché li consolasse, poi ordinò che salissero su di un'altra nave che doveva essere sempre vicina alla sua in modo che anch'essi lo potessero vedere e udire la parola di Dio.
[2] Mentre egli prendeva un po' di sonno, a causa di un leggero colpo di vento uno cadde in mare. Antimo lo svegliò, dicendogli: "Aiuto, dottore buono! È perito uno dei tuoi servi". Appena si svegliò, l'apostolo rimproverò e fece quietare il vento, e il mare ritornò tranquillo; mentre l'uomo, che era caduto, fu accompagnato alla nave con l'aiuto dell'onda e Antimo, presolo per mano, lo tirò sulla nave. Tutti ammirarono la virtù dell'apostolo e il fatto che fosse obbedito anche dal mare.
Il dodicesimo giorno approdarono a Patrasso, città dell'Acaia. Scesi dalla nave presero posto in un albergo.