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Epistola di Tito Discepolo di Paolo IntraText CT - Lettura del testo |
VI
[6, 1 (241-315)] Anche se immune da stupro, tu pecchi per il fatto stesso che mantieni relazioni con donne. Il Signore dice nel Vangelo: "Chi guarda una donna con desiderio, in cuor suo ha già commesso adulterio con lei". E' perciò chiaro e palese quanto c'è da fare da coloro che vogliano vivere per Dio.
[2] In Daniele leggiamo che quei falsi anziani bramando la bellezza di Susanna e non riuscendo a consumare lo stupro la calunniarono, e quegli scellerati la denunziarono al tribunale e così la fecero stare davanti a loro a capo scoperto per bearsi delle sue forme; ma con tutto ciò non poterono sfuggire la condanna a morte.
[3] Tanto più, quando giungerà l'ultimo giorno! Che cosa pensi che farà Cristo con coloro che diedero le sue membra alla bellezza d'una prostituta? A conoscenza delle cose future, l'ha profetizzato l'apostolo, dicendo: "Non lasciatevi irretire dalla tentazione umana!".
[4] O tentazione della libidine! Incapace di dominarsi, l'uomo si prepara la funesta ferita sopra descritta. O tendenza della carne, fuoco nascosto nel cuore che cova un incendio! O ignobile lotta che affonda le sue radici nella notte oscura! O albero di seduzione dai molti frutti (celati) nei rami frondosi! O labbra false distillanti miele, ma alla fine amare come il veleno! O eloquenza dalle parole blande, mentre in cuore serba frecce pronte al lancio! O vano furore dell'amore che lega i giovani come una catena!
[5] La sapienza invece ricorda sempre le cose future, dicendo: "Figlio mio, fuggi ogni male ed ogni cosa che gli assomiglia!". Ed inoltre: "Chi corre nello stadio si deve astenere da tutto per poter ottenere la corona che gli è preparata".
Agli asceti
[6] Perché dunque, maschio, prendi a tuo servizio una femmina? Medita sulla vita dei santi antenati. Elia, quest'uomo nobile che ancora vive nel suo corpo, pose al suo servizio un fanciullo al quale lasciò in ricordo il proprio mantello, allorché, destinato al paradiso ove si trova anche Enoc, fu rapito dal secolo presente con il suo corpo e trasportato in cielo da un carro di fuoco. O disposizione divina che ha avuto cura del secolo futuro: Enoc, il giusto, fu dal primo popolo incaricato di scrivere la storia dei primi uomini, mentre a sant'Elia fu affidato il compito di registrare le gesta di questo nuovo popolo posteriore.
[7] Queste cose perciò variano secondo il tempo: ognuno ha la caratteristica del suo secolo. Enoc quella della giustizia, Elia quella della volontaria continenza. Noi dobbiamo adempiere la norma della nostra santità, come dice l'apostolo: "Sia nel corpo che nello spirito ognuno deve assomigliare al suo genere, e il discepolo al suo maestro". Ed infatti, lo spirito di Elia restò ad Eliseo, ed anzi chiese ancora una benedizione doppia come quella data dal Signore a quanti credono in lui, dicendo: "Chi crede in me farà le opere ch'io faccio, e ancora maggiori": ma questa grazia fu concessa a coloro che osservano i precetti del maestro.
[8] Che cosa ne deduciamo? Se per mantenere la santità Eliseo ha servito Elia, ed Eliseo, a sua volta, ha preso il fanciullo Gheazi al suo servizio, come Geremia ha preso Baruc, fu per lasciare a noi un esempio. Perché, oggi, sotto l'apparenza di santità, un maschio, cioè un uomo, prende al suo servizio una femmina? E' ben lecito se si tratta di una parente stretta, ma non è lecito se si tratta di una estranea, come fecero invece i figli di Noè dopo il diluvio che cercarono luoghi ove edificare delle città che chiamarono poi con il nome delle loro mogli. Allo stesso modo si comportarono questi uomini legati con donne.
[9] O eunuchi volontari di Dio che cercate donne alle quali date regali, possedimenti, promettete case, regalate abiti, offrite loro la vostra anima e assoggettate al loro nome tutti i vostri averi!
O uomo, se tu agisci rettamente e con innocenza, perché non ti prendi una parente stretta? Perché non dai a lei tutte le cose tue, possedendole sempre tutte? Sempre più tu la sfuggi, la odi, la perseguiti. Mentre proprio accanto a lei sta la tua più grande sicurezza. Separandoti da lei, ti associ invece ad un'altra.
[10] Tu affermi di mantenere la tua ricchezza corporale, di non essere irretito da alcuna concupiscenza, e di possedere una sicurezza celeste. Ascolta una parola che fa per te, osserva quanto, nel vangelo, il Signore dice a Maria: "Non mi toccare poiché ancora non sono salito al Padre mio". O esempi divini scritti per noi! Medita anche ciò che Paolo, strumento eletto e, tra tutti i discepoli, muro veramente inespugnabile, rispose durante una missione alla vergine Tecla, casta e fedele a Cristo, che baciava le sue catene; l'apostolo disse: "Non toccarmi, per la debolezza di questo tempo".
[11] Certamente tu vedi, o giovane, che cosa hanno detto contro la carne il Signore quand'era qui presente e le memorie scritte del discepolo; non è, infatti, per loro personalmente che ordinarono di tenersi lontano dalle femmine: il Signore non può essere tentato e così pure Paolo che è il suo luogotenente, ma sono ammonimenti per la nostra condotta; essendo noi, oggi, membri di Cristo, quelle cose ci sono vietate. L'eunuco volontario, soprattutto, deve guardarsi dalle donne ed evitarle, per compiere degnamente il compito da Dio affidatogli.