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Epistola di Tito Discepolo di Paolo IntraText CT - Lettura del testo |
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[10, 1 (550-622)] E' difficile che un uomo dominato dalla concupiscenza non ne resti anche contaminato, come afferma la parola del profeta Aggeo: "Domanda ai sacerdoti schiarimenti sulla legge, dicendo: "Se uno porta carne consacrata nella falda del suo mantello e con quella falda tocca il pane o qualche pietanza, o il vino o l'olio, o un'altra qualsiasi vivanda, questa sarà consacrata?". I sacerdoti risposero: "Non sarà consacrata" Aggeo disse: "Se uno immondo tocca qualcuna di queste cose, diventerà essa immonda?". I sacerdoti risposero: "Sarà immonda". Aggeo prese nuovamente la parola e disse: "Così è questo popolo e questa gente davanti a me, oracolo del Signore"".
[2] Ecco dunque la carne santificata, votata alla continenza volontaria toccata con la falda della veste battesimale: se toccherà qualcosa di spregevole - come il cibo - è detto che non sarà santificato; con il cibo corporale si intendono, infatti, i desideri transitori della volontà umana; questo è il cibo carnale, non gradito allo Spirito santo. Ha così disposto che l'abito regale non può essere considerato sacro; ed allo stesso modo ha indicato che una contaminazione deriva di là, donde il corpo è contaminato. Ed in questo modo l'autore del detto ha spiegato quanto era già stato affermato da Mosè: "Quanto è stato toccato da colui che è impuro, sarà impuro".
[3] Ma Aggeo, che cosa dice? "Così è questo popolo e questa gente davanti a me, oracolo del Signore". Il capo della città ordina che assomiglino a lui quelli che in essa abitano! Tu che sei lontano dalla santità sei equiparato al sacerdote! Re insensato che saccheggi il popolo fino alla indignazione! O bugiarda parvenza di condotta: molti entrano ed escono senza giustizia! O profezia vana e peregrina che non tieni alcun conto del futuro! O computo temporaneo, che sarà respinto da Cristo! Nell'ultimo giorno, infatti, rimprovererà, dicendo: "Lungi da me, operatori d'iniquità, io non vi conosco! Così parlerò a coloro che andranno nella perdizione".
[4] Vedi come sono respinti i falsificatori della continenza volontaria, quelli che sono contrari all'integrità, dannosi alla giustizia,... della fede, sterminatori del gregge di Dio. Egli indica così che nessuno è esente dalla pena.
Perché, uomo sciocco, pensi tu che non sia proibito ciò che tu fai di nascosto, dato che Dio è signore del giorno e della notte, dicendo...; dato che ognuno sa che è illecito seguire e assecondare i molteplici desideri della carne? E perché compie quanto sa contrario alla fede? Non fa, forse, una mancanza ostinata? Anche se non ci pensa, anche se nessuno è presente, il disprezzo della legge è più grave della lussuria. I desideri carnali sono da compiangere; questa forma di cupidità deve essere allontanata dall'animo; e tu, uomo, non ti penti di un tale delitto, ti presenti, anzi, sulla soglia come una persona immacolata e onorabile; e te ne glori!
[5] Ma ricordati quanto disse il profeta David; dalla sua bocca canta, infatti, lo Spirito santo:
"Io dissi: "Voi siete degli dèi, e figli dell'Altissimo tutti"; morirete invece come un uomo qualunque, e come uno dei comuni prìncipi cadrete".
O dèi che muoiono di morte umana! O dignità di principe che dall'apice della gloria cadi nel basso più profondo! Questo avverrà appunto perché c'è una divisione tra il giusto e il profano, e non v'è alcuna comunione tra l'infedele e il giusto, tra la vita e la morte. Oppure pensa alla distanza che c'è tra la perdizione e la salvezza!
[6] Oggi, infine, si è avverata la profezia del Signore fatta per mezzo del profeta Ezechiele: "La casa della mia dimora si è cambiata in scoria: tutti sono rame e stagno, ferro e piombo, nella fornace; sono scorie d'argento". Voi tutti siete diventati una scoria di questo genere. Ecco, infatti, che nello stato di continenza volontaria, cioè l'argento, sono apparse - infine delle mescolanze di diverso genere, effetto di opere cattive.
[7] Ecco quali sono gli elementi di queste mescolanze. Il ferro indica la durezza del cuore nel quale non ha radici la conoscenza del senso spirituale; giustamente Ruben fu contrassegnato da Giacobbe con la durezza del ferro, essendo egli il più duro tra quanti appartengono al popolo ebraico. Il piombo indica il gravame della carne, che è straordinariamente pesante: con i suoi delitti immerge gli uomini nella perdizione mortale, e difatti la Scrittura paragona al piombo il faraone e la sua gente immersi nel mare; anche Zaccaria ammonisce: "La bocca di una donna perversa è chiusa con il piombo", che - senza dubbio - significa il delitto. [8] Il rame indica il cattivo odore della carne peccatrice: in conformità di questo i figli di Israele, in Egitto, bramarono pentole piene di carne, e perciò furono abbandonati alla morte senza che potessero raggiungere la promessa fatta ai padri; così è pure di costoro che sono umanamente allettati da una carne perfida e non giungeranno al possesso del regno di Dio. Il significato dello stagno è questo: sono coloro che riflettono la sapienza del Signore e nella volontaria continenza fanno mostra di un argento profanato, mentre nella Chiesa non sono affatto preziosi e verranno respinti secondo il detto di Salomone: "Di nascosto compiono l'aborto e credono di vivere per sempre".