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Nat. di Maria e di Gesù: Cod. Hereford IntraText CT - Lettura del testo |
[H75] In cuor mio pensai se per caso nella matrice della fanciulla non fossero rimasti altri feti, come a volte capita alle partorienti, e con questa preoccupazione temevo che corresse pericoli e venisse meno. Mi accostai a lei e, palpandola dappertutto con le mie mani, la trovai assolutamente esente non solo dal sangue, ma anche purissima da ogni contaminazione del corpo o da macchia di qualsiasi genere. Come riferirò queste cose? Che dirò? Non mi ritengo degna di potere raccontare grandezze così strepitose di Dio, grandezze che ho visto in questo parto divino. Ma tu, Signore Dio grande e misericordioso, sei testimone che io l'ho toccata con le mani e ho riscontrato che questa fanciulla che ha generato questo bambino è vergine non solo prima del parto, ma anche dopo che da lei è nato un maschio. Dopo che avevo visto tutte queste cose, esclamai dunque a gran voce benedicendo e magnificando il Signore Dio di Israele".
Udite da lei queste cose, Simeone restò ammirato e cominciò a dire: "Te beata, o donna, che sei stata ritenuta degna di vedere e annunciare questa nuova manifestazione! Anch'io mi reputo felice di udire tali cose e, sebbene non le abbia viste, mi sento di crederle". Subito l'ostetrica diede il bambino in mano a Giuseppe. Giuseppe lo avvolse nelle fasce e lo depose nella mangiatoia.