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Vangelo dello Pseudo-Matteo IntraText CT - Lettura del testo |
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[1] Giuseppe, essendo falegname, faceva attrezzi di legno, gioghi per buoi, aratri, strumenti per smuovere la terra e adatti alle colture, letti di legno, e un giorno andò da lui un giovane che gli commissionò un letto di sei cubiti. Giuseppe ordinò al suo garzone di tagliare il legno con una sega di ferro, secondo la misura comandata. Ma questi non seguì in tutto la misura prescritta, e fece una parte del legno più corta dell'altra. Giuseppe, tutto impensierito, incominciò a escogitare che cosa gli conveniva fare.
[2] Quando Gesù lo vide così impensierito, poiché la cosa fatta gli pareva irrimediabile, gli rivolse una parola consolatoria: "Vieni, disse, teniamo i capi delle assi, accostiamole insieme capo con capo, e pareggiamole tirandole verso di noi: così potremo renderle uguali". Giuseppe obbedì a colui che comandava: sapeva che egli poteva fare tutto quello che voleva. Giuseppe prese i capi delle assi e le appoggiò a un muro, presso di sé; Gesù tenne i due capi opposti di quelle assi, e tirò a sé l'asse più corta, uguagliandola all'asse più lunga. Poi disse a Giuseppe: "Ora vai a lavorare, e fai quanto avevi promesso di fare". Giuseppe fece quanto aveva promesso.