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Vangelo dello Pseudo-Matteo

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[2]

[1] E avvenne che nei giorni festivi, tra quanti offrivano incenso al Signore si trovasse pure Gioacchino a preparare le sue offerte alla presenza del Signore. Un sacerdote di nome Ruben, avvicinatosi, gli disse: "Non ti è lecito stare tra quelli che offrono sacrifici a Dio, poiché Dio non ti ha benedetto dandoti una discendenza in Israele". Pieno di vergogna davanti al popolo si allontanò piangendo dal tempio del Signore; e non ritornò a casa, ma si recò dalle sue bestie portando con sé, nei monti, i pastori in una terra lontana; e così per cinque mesi Anna, sua moglie, non pot‚ avere sue notizie.

[2] Essa piangendo nella sua preghiera diceva: "Signore, Dio santissimo di Israele, non mi hai dato figli, e perché mi hai tolto il marito? Ecco che sono già due mesi che non vedo mio marito. Non so neppure se è morto! Se lo sapessi morto gli darei la sepoltura". Mentre piangeva abbondantemente, entrò nell'orto di casa sua, si prostrò in preghiera, e innalzò suppliche davanti al Signore. Poi, levatasi dalla preghiera, alzò gli occhi a Dio e vide un nido di passeri su di un albero di alloro; sospirando, levò una voce al Signore dicendo: "Signore Dio onnipotente che hai dato figli a ogni creatura, alle bestie e ai giumenti, agli animali domestici, agli uccelli e ai pesci, e tutti gioiscono dei loro figli, solo me hai escluso dal dono della tua bontà. Tu Dio conosci il mio cuore e sai che all'inizio del mio matrimonio ho fatto voto che, qualora tu, Dio, mi avessi dato un figlio o una figlia, te li avrei offerti nel tuo tempio santo".

[3] Mentre diceva queste cose, improvvisamente le apparve davanti un angelo del Signore, dicendo: "Non temere, Anna, poiché la tua discendenza è nel consiglio di Dio: infatti ciò che nascerà da te, susciterà l'ammirazione per tutti i secoli fino alla fine". Ciò detto, si allontanò dai suoi occhi. Tremante e timorosa per aver visto questa visione e udito il discorso, entrò in camera, si gettò sul letto mezza morta e rimase giorno e notte in gran timore e in preghiera.

[4] Chiamò poi la sua ragazza e le disse: "Tu mi vedi delusa e angosciata per la vedovanza, e non hai voluto venire da me?". Con un leggero sussurro lei rispose: "Se Dio ti ha chiuso l'utero e ha tolto da te il marito, che cosa ti posso fare io?". Udito questo, Anna emise un grido e pianse.




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