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Vangelo di Bartolomeo

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[1]

[1] In quel tempo, prima della passione del Signore Gesù Cristo, erano radunati assieme tutti i discepoli e lo interrogavano, dicendo: "Facci sapere, Signore, il mistero del cielo". Gesù rispose: "Non posso parlarvene fino a quando non avrò deposto il corpo di carne".

[2] Ma dopo che ebbe sofferto e risorse, tutti... gli apostoli lo guardavano senza osare interrogarlo, giacché il suo volto non era più come quello di prima, bensì manifestava luminosissime virtù.

[3] Bartolomeo però gli si avvicinò e gli disse: "Signore, ho da parlarti". Gesù gli rispose: "Bartolomeo carissimo, so quanto mi vuoi dire. Interroga, dunque, e ti risponderò su quello che vuoi e ti ricorderò io stesso quanto non ti ricorderai più".

[4] Bartolomeo domandò: "Signore, quando tu sei stato sospeso alla croce, io ti seguii da lontano; mentre tutti gli apostoli s'erano tirati indietro, io ti ho seguìto. Ti ho visto sospeso alla croce e degli angeli che salivano ad adorarti. E quando si fece buio io ti guardavo e vidi che sulla croce eri diventato invisibile. Udivo solo delle voci nell'abisso, ed ebbi improvvisamente tremito e paura. Dimmi, Signore, dove te ne sei andato dalla croce?".

[5] Gesù nell'Infero. Gesù gli rispose: "Mio beatissimo Bartolomeo, che hai visto questo mistero, ora a te dirò tutto quello su cui mi hai interrogato. Quando dalla croce sono diventato invisibile, discesi nell'Infero a liberare Adamo e tutti i patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe, in conformità della petizione dell'arcangelo Michele".

[6] Allora Bartolomeo gli domandò: "Signore, che voce era quella che si udì?". Il Signore gli rispose: "Quando discesi nell'Infero con gli angeli per spezzare le spranghe di ferro e le porte dell'Infero, l'Infero gridava, "O Beelzebub, o Satana, è a causa tua che Dio discese sulla terra". E gli angeli gridavano: "Rinnegati, alzate le porte del vostro capo, poiché il re della gloria discende in terra".

[7] L'Infero disse loro: "Chi è questo re della gloria che discende qui da noi?". Poi l'Infero discese cinquecento piedi; ebbe un grande tremito e disse: "Penso che Dio sia disceso sulla terra. Odo la voce dell'Altissimo. Venne, infatti, con un grande profumo, ed io non posso resistere". Beelzebub disse: "Non credere, Infero, abbi coraggio! Dio, infatti, non discese sulla terra".

[8] Ma dopo che discese altri cinquecento piedi, gli angeli delle virtù gridarono: "Alzatevi porte del nostro principe, separatevi l'una dall'altra, giacché dal cielo discende personalmente il re della gloria". L'Infero disse: "Guai a me! Sento profumo di Dio, e tu dici che Dio non discende sulla terra?".

[9] Beelzebub rispose: "Di che hai paura? E' un profeta e tu dici che è Dio? Hai confuso Dio con un profeta e un giusto. Io l'afferro e poi gettiamolo subito (giù). Chi pensano che sia salito in cielo?".

L'Infero gli rispose: "Quale dei profeti? Dimmi, non sarà lo scriba della giustizia? Ma Dio non permette che venga in terra se non quando saranno terminati settemila anni". [10] Così mi disse il fratello giusto: "Negli ultimi giorni Dio verrà". Non discenderà, infatti, il Figlio di Dio in terra? Guai a me! Che farò? Dio, infatti, viene e con la nostra iniquità non siamo ancora giunti all'ultimo intervento di Dio, ed io non sarò tra gli agnelli.

[11] Beelzebub riconobbe che si trattava del Verbo del Padre che discendeva. L'Infero gli disse: "Dove posso fuggire, dove posso nascondermi dal cospetto della forza del gran re? Permetti ch'io entri in te, giacché da te sono stato plasmato".

[12] Si spezzarono allora le porte di bronzo e le spranghe di ferro. Entrò il Signore, lo afferrò, lo colpì, ordinò che fosse bastonato, lo legò con catene insolubili e liberò tutti i patriarchi, tutti quelli che erano trattenuti , e poi me ne ritornai sulla croce".

[13] Bartolomeo gli disse: "Io ti rividi sospeso alla croce e vidi tutti i morti che risorgevano: ti adoravano e poi salivano nuovamente nella tomba. Dimmi, Signore, chi era quell'uomo che era portato in mano dagli angeli; era un bell'uomo; e che cosa gli hai detto quando sospirò profondamente?". Gesù rispose: "Quello era Adamo, il primo uomo che fu creato, ed è per lui ch'io discesi dal cielo in terra. [14] Io dissi ad Adamo: "E' per te e per i figli tuoi ch'io sono appeso alla croce". Egli sospirò e pianse".

Bartolomeo disse: "Vidi, Signore, tutti gli angeli che precedevano Adamo in cielo e inneggiavano. Uno di questi angeli, adorno di ogni bellezza, non voleva salire con essi; aveva nelle sue mani una spada di fuoco e aspettava; ma tutti gli angeli insistevano che salisse con loro. Quando fu pronto a salire con loro, io vidi una fiamma che saliva dalle sue mani e giungeva fino oltre la Città".

[15] Gesù rispose: "E' la spada fiammeggiante che percosse l'edificio della sinagoga dividendolo in due parti, quale testimonianza, avendomi essi crocifisso".

Chi nasce e chi muore. Ciò detto, si rivolse agli apostoli: "Aspettatemi in questo luogo - disse - poiché oggi in paradiso mi è presentata una offerta e vado a prenderla". Bartolomeo però gli domandò: "Signore, che cos'è questa offerta in paradiso?".




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