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Vangelo di Bartolomeo IntraText CT - Lettura del testo |
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[1] Maria parla agli apostoli. Gli apostoli erano nel luogo Cheltura.
[2] Bartolomeo si avvicinò e disse a Pietro, Andrea e Giovanni: "Domandiamo alla Pienadigrazia come ha concepito il Signore, come l'ha generato e come ha portato colui che non si può portare". Ma essi esitavano ad interrogarla.
[3] Bartolomeo disse a Pietro: "Tu come capo e mio maestro avvicinati e interrogala". Ma Pietro disse a Giovanni: "Tu come vergine, senza macchia e amato, avvicinati e interrogala".
[4] Siccome tutti esitavano e discutevano, Bartolomeo si avvicinò con aspetto giulivo e le disse: "Salute a te, tabernacolo dell'Altissimo! Noi tutti, apostoli, desideriamo interrogarti su come hai concepito colui che è inconcepibile, come hai portato colui che non si può portare e come hai generato una grandezza così grande".
[5] Maria disse loro: "(Non) interrogatemi su questo mistero. Se, infatti, incomincio a parlarvene, dalla mia bocca uscirà del fuoco che consumerà tutta l'ecumene".
[6] Ma essi continuavano vieppiù ad interrogarla. Ed essa non volendo rifiutarsi di esaudire gli apostoli, disse: "Stiamo su in preghiera".
[7] E gli apostoli stettero su dietro Maria. Ma lei disse a Pietro: "Pietro, tu che sei il capo e la grande colonna, te ne stai dietro di noi? Non disse il Signore che la testa dell'uomo è Cristo? Or dunque state su davanti a me e pregate".
[8] Ma essi le dissero: "Il Signore pose in te il suo tabernacolo e si compiacque che tu lo contenessi, a te dunque spetta a maggior ragione la direzione della preghiera...".
[9] Maria disse loro: "Voi siete stelle brillanti del cielo, spetta a voi pregare...".
[10] Le rispondono: "Spetta a te pregare che sei la madre del re celeste".
[11] Disse loro Maria: "Dio fece dei passeri a vostra somiglianza e li mandò nei quattro angoli del mondo...". [12] Ma essi le risposero: "Colui che a malapena è contenuto nei cieli
volle essere contenuto in te".
[13] Maria allora stette su, davanti a loro, distese le sue braccia verso il cielo e prese a dire così: "Elfuza... olot e una tessai, liso, adonai, rerunbaubelt, barbur, tarasu, erura, eded, errose... teotea, arneniot, aneb... euargt, marmarige, eofros, turiamuch, eusbar...".
Che in lingua greca significa: Dio grande e sapientissimo, re dei secoli inesplicabile e ineffabile, che con la parola hai dato consistenza alle grandezze sideree, che hai posto il fondamento dell'altezza del firmamento nell'armonia, che hai separato la tenebrosa oscurità dalla luce, che hai posto in uno stesso luogo le fondamenta della terra e non hai voluto che perisse... tu che proporzioni ad ognuno il nutrimento irrorandola, quale pioggia, con la benedizione del Padre, tu che a malapena sei contenuto dai sette cieli e ti compiacesti di essere contenuto in me senza difficoltà, tu che sei la piena parola del Padre per la quale vennero all'esistenza tutte le cose, dài gloria, Signore, al tuo grandissimo nome e ordinami di parlare al cospetto dei tuoi santi apostoli.
[14] E, terminata la preghiera, disse: "Sediamoci per terra. Tu, Pietro, che sei il capo, siediti alla mia destra e poni la tua mano sinistra sotto il mio braccio; tu, Andrea, fai la stessa cosa alla mia sinistra; tu, Giovanni, che sei vergine tieni il pio petto; e tu, Bartolomeo, piega le tue ginocchia dietro di me e tieni le mie spalle affinché quando inizio a parlare non si disarticolino le mie ossa".
[15] Quando fecero così, prese a dire: "Quando ero nel tempio di Dio e ricevevo il cibo dalla mano di un angelo, mi apparve un giorno una visione come d'un angelo, ma il suo aspetto era incomprensibile e nella sua mano non aveva n‚ cibo n‚ bevanda, come aveva l'angelo che era venuto prima.
[16] E improvvisamente si strappò il peplo del tempio, ci fu un gran terremoto ed io caddi bocconi non potendo reggere la sua vista.
[17] Ma egli stese sotto di me la sua mano e mi rialzò; guardai verso il cielo e venne una nube di rugiada sul mio volto e mi irrorò da capo a piedi. Poi mi asciugò con il suo manto, [18] e mi disse: "Gioisci, Pienadigrazia, vaso di elezione!". Diede un colpo con la mano destra ed apparve un pane grandissimo che egli pose sull'altare del tempio: ne mangiò prima lui e ne diede anche a me.
[19] Diede poi un altro colpo con il lembo sinistro del suo vestito ed apparve un calice strapieno di vino: ne bevve prima lui e poi ne diede anche a me; guardai e vidi un calice pieno e del pane.
[20] In sèguito mi disse: "Ancora tre anni e ti manderò la mia parola; e tu concepirai un figlio per mezzo del quale sarà salvata tutta la creazione. Tu sarai il calice del mondo. Pace a te, mia diletta! La mia pace sarà con te per sempre!".
[21] Disparve allora da me e il tempio rimase com'era prima".
[22] Mentre ella così parlava, dalla sua bocca uscì del fuoco; e, quando il mondo era in procinto di essere distrutto, apparve il Signore e disse a Maria: "Non rivelare questo mistero, altrimenti, oggi, tutta la creazione sarà distrutta". E gli apostoli furono presi dalla paura, temendo che il Signore si adirasse contro di loro.