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Vangelo di Bartolomeo

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[4]

[1] mi fu dato il nome di Satana, cioè angelo tartaro, capo dei demoni, principio della superbia, maestro menzognero per invidia, malizia, astio. La superbia infatti fu introdotta nel mondo da me. Io sono maestro di spergiuro e di iniquità per astio, inganno, superbia e cupidigia. Dio prepara sempre ogni cosa buona, ed io con malsana invidia e ingiustizia muovo gli uomini in modo tale che non salgano là donde io sono stato scacciato. Mio ausilio è l'animo maligno che attira a me quelli che con me periranno".

[2] L'apostolo gli disse: "Dimmi tutto, dannato, non nascondermi nulla". Ed egli gli rispose: "Perché mi stringi con la destra del Signore, segno del Crocifisso? Perché mi stringi? Anche se volessi nascondermi, non potrei; se lo avessi potuto avrei combattuto contro di essi; ma proprio non posso. [3] Se avessi potuto farvi perdere tutti, come feci con uno di voi, di nome Giuda, che è sotto il mio dominio! Anch'io infatti sono stato creato tra gli angeli, quando Dio fece il cielo e la terra. Il Signore prese una fiamma di fuoco e per primo creò me; dopo creò l'arcangelo Michele che ebbe poi il potere.

[4] Suo figlio, invece, lo aveva generato prima di porre le fondamenta al cielo e alla terra. E quando volle ricostruire ogni cosa, divenne parola di suo figlio. Noi siamo stati fatti per volere di suo figlio, ci ha plasmati secondo il beneplacito del Padre.

[5] Io sono stato il primo ad essere creato. Poi fu creato Michele che il Signore ritenne degno di ogni virtù e, avendo obbedito, restò fedele ai comandamenti divini. Il terzo ad essere creato fu Raffaele, il quarto Gabriele, il quinto Uriele, il sesto Zataele e poi altri sei che non posso nominare. Questi dunque difendono il trono di Dio.

[6] Mi castigano sette volte durante il giorno, e nella notte mi portano sette volte nella perdizione e spezzano tutta la mia forza.

Questi sono i dodici angeli difensori che stanno davanti al trono di Dio: questi sono gli angeli creati per primi; dopo viene tutta la moltitudine degli altri angeli. [7] Nel primo cielo, migliaia di migliaia e diecimila così pure nel secondo e nel terzo, così ancora nel quarto e nel quinto, così pure nel sesto e nel settimo cielo. Dopo il settimo cielo c'è una tavola ove sono le potestà che impediscono l'ingresso a tutti coloro che operano negligentemente.

[8] Vi sono ancora altri quattro angeli che presiedono il soffio dei venti ed impediscono loro di fare quanto vorrebbero. Manch è l'angelo che presiede la tramontana ed Etalfata presiede il settentrione: tengono in mano verghe di fuoco e fiaccole ardenti per riscaldarsi dal freddo, di modo che la terra non si secchi e il mondo non perisca. [9] Cedor presiede il meridione affinché il sole non turbi la terra, tempera il suo calore, di modo che non bruci la terra e spegne la fiamma che esce dalla sua bocca. Un altro angelo è sul mare e infrange la forza delle onde. Le altre cose non te le dico".

[10] Gli artifizi del nemico. L'apostolo Bartolomeo gli disse: "Dimmi, malfattore e bugiardo, ladro fin dal principio, pieno di amarezza e di inganno, di invidia e di ipocrisia, serpente astutissimo e antico, lupo rapace, tu che fai opera di persuasione affinché le anime degli uomini si allontanino dal Dio vero, creatore di tutto, che fece il cielo, la terra, il mare e tutto quanto in essa si trova, giacché tu sei sempre nemico del genere umano".

[11] Satana gli rispose: "Se proprio li vuoi sapere, ti riferirò i singoli artifizi con i quali inganno quelli che ti indicherò. Faccio opera di persuasione per l'omicidio, l'idolatria, i malefizi, perché credano nelle fantasie ch'io metto loro in mente. Quanti fanno queste cose, quanti le approvano come quelli che le insegnano periscono con me".

[12] Bartolomeo gli disse: "Dimmi subito in qual modo persuadi gli uomini a non seguire Dio, ma gli artifizi cattivi, lascivi e tenebrosi, abbandonando le vie del Signore diritte e illuminate". L'anticristo gli rispose: "Te lo dirò. Una ruota salì dall'abisso ed aveva sette coltelli di fuoco. Il primo coltello ha dodici canali". Bartolomeo domandò: "Chi sono quelli che si trovano nei coltelli?". [13] L'anticristo gli rispose: "Nel canale di fuoco del primo coltello si trovano quelli che tirano le sorti, gli indovini, gli incantatori, quelli che credettero in essi e quelli che li cercarono: con l'iniquità del loro cuore trovarono divinazioni false.

Nel secondo canale di fuoco sono posti i blasfemi, quanti bestemmiano Dio e il loro prossimo, quelli che bestemmiano le Scritture; qui sono posti anche gli incantatori, quelli che li cercarono e quelli che credettero in essi. Nel mio numero sono destinati quelli che si uccidono o si dànno la morte, quanti si annegano, si gettano in un pozzo, si sospendono a un capestro, si percuotono con un'arma.

[14] Nel terzo canale sono posti gli omicidi, gli adoratori degli idoli, quanti seguono l'avarizia e l'invidia a causa della quale io sono stato scacciato dai cieli in terra.

Negli altri canali sono sistemati gli spergiuri, i ladri, i superbi, gli avidi, gli usurai, quelli che bestemmiano gli spiriti, non dànno ospitalità ai pellegrini, non fanno elemosina, non assistono i carcerati, servono tiepidamente nella Chiesa e sono detrattori; quelli che non amano il loro prossimo e tutti gli altri peccatori che non ricercano il Signore o lo venerano tiepidamente: io scandalizzo tutti costoro a mio piacimento". [15] Bartolomeo gli domandò: "Dimmi, diavolo bugiardo e non verace, queste cose le fai tu personalmente oppure per mezzo di tuoi ministri o di tuoi simili?". L'anticristo gli rispose: "Oh, s'io potessi uscire e fare queste cose personalmente! Ma n‚ io esco n‚ alcuno di quelli che sono stati gettati qui con me.

[16] Qui abbiamo invece alcuni ministri secondari, che a loro volta si sono fatti dei colleghi ministri, ai quali abbiamo dato i nostri ordini, su di loro abbiamo poste le nostre stole e li mandiamo a caccia, affinché con molta dolcezza ci catturino le anime degli uomini, sollecitandoli a seguire l'ebrietà, l'avarizia e la bestemmia, a deviare la fornicazione in eresia, a venerare gli idoli, a deviare dalla Chiesa, a sottovalutare la croce del Crocifisso, a dire falsa testimonianza: noi, infatti, facciamo tutto ciò che Dio odia.

[17] Alcuni li facciamo cadere nel fuoco, altri li buttiamo giù da un albero, ad alcuni spezziamo le mani o i piedi, ad altri caviamo gli occhi, e facciamo molte altre cose di questo genere. Offriamo loro oro, argento e (la realizzazione di) ogni desiderio del mondo, e quelli che non possiamo far peccare da svegli, li facciamo peccare in sogno.

[18] Il nemico espone le sue conquiste e le sue disfatte. Ma se qualcuno avrà rinunziato alle malvagità sopra menzionate, si convertirà al Signore, avrà diviso bene le ricchezze del mondo e farà penitenza, Dio si rivolgerà a lui e purificherà il suo vaso giacché egli l'ha plasmato e abita in lui e fa sua la di lui casa.

[19] Quando arrivano poi i miei ministri, trovano quella casa occupata e non la possono avvicinare neppure da lontano essendo già abitata dal re celeste e da ogni parte c'è il suo sigillo. Elevano allora un ruggito e ritornano da noi ad annunziarci con le lacrime: "Eravamo riusciti a conquistarlo con il lavoro di un anno e di molto tempo, ed ecco che l'abbiamo perso; ora ci voleva persino legare e mandare nell'abisso".

[20] Ma io li flagello perché si sono comportati con negligenza, li mando là ove possono trovare un'anima da sedurre affinché la seguano o la diano a noi; diamo loro anche la facoltà di prendere l'aspetto che vogliono per apparire agli uomini.

[21] Ti dirò anche i nomi degli angeli di Dio che ci sono contrari. Uno si chiama Mermot e tiene insieme le tempeste; i miei ministri lo scongiurano ed egli concede loro di abitare dove vogliono, ma nel ritorno sono incendiati. Altri cinquanta sono gli angeli sopra i bagliori, e quando lo spirito vorrebbe uscire da noi per il mare o sopra la terra questi angeli, dalle nubi, scagliano contro dei colpi di pietra e di fuoco che ci brucia e spacca sassi ed alberi.




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