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Vangelo di Bartolomeo IntraText CT - Lettura del testo |
[6]
[1] Saturno, Apollo, Giove e Mercurio sono miei fratelli e tutti gli dèi venerati da tutte le genti sono ascritti nel mio numero, giacché sono io che sono invocato sotto il loro nome. Simon mago, Zaroes e Arfaxir, Jamne e Mambre sono miei fratelli e così quanti li hanno invitati; Sodoma e Gomorra seguivano le mie opere, allorché Dio s'è adirato contro di esse e fece piovere fuoco e zolfo dal cielo annientando tutti.
[2] Enoc e Noè furono miei nemici, essendo giusti presso Dio. Io stuzzicai Esaù contro Giacobbe, e feci uccidere Zaccaria nel tempio. Sono io che introdussi nel cuore di Giuda il tradimento di Cristo ai Giudei, e sono io che ho agito nel cuore degli Ebrei affinché crocifiggessero Cristo e lo colpissero con la lancia. Sono io che ho tentato lui, come già il primo uomo, sono io che nel deserto gli offrii il pane qual cibo per vedere se lo potevo sedurre come il primo uomo, e gli offrii pure i regni del mondo.
[3] Ma colui che ha creato gli angeli, il mondo e tutte le cose che sono nel mondo, al cui comando trema tutto, colui che ha rifinito il mare e pose le basi all'arida, colui per mezzo del quale è stata fatta ogni cosa, mi ha legato con catene di fuoco, da lui sono stato avvinto; la sua croce mi tormenta molto e non mi permette di fare quanto desidero, senza il suo permesso.
[4] E non ti nascondo neppure questo pur confessandolo a malincuore. Quando i cristiani vogliono vivere secondo il precetto di Dio e vogliono correre in chiesa ad ascoltare la lezione e le parole di Dio, o quando vogliono pregare bene, io entro nel loro cuore, metto in essi diverse tentazioni e faccio loro molte cose. Noi che altro non abbiamo che il male, come possiamo fare del bene?".
[5] Bartolomeo ringrazia Gesù. Il Beato apostolo Bartolomeo disse a Gesù: "Tu sei buono, Signore Gesù Cristo, per opera del tuo vero e glorioso avvento siamo diventati buoni giacché tu sei misericordioso verso coloro che si convertono a te; sei un Dio benevolo, tu ti sei degnato venire dall'utero di una vergine, e così la carne che era stata corrotta dall'inganno del nemico fu ristabilita per opera di una vergine buona e pura per la quale ti sei degnato di venire e che è detta giustamente madre e regina; con il tuo glorioso e mirabile avvento hai redento per Dio Padre onnipotente; a causa di Eva eravamo periti e separati dal regno dei cieli, [6] ora per opera di una vergine tutto è stato riparato e per mezzo del tuo santo avvento e per il tuo rinomato mistero hai aperto il tuo regno dei cieli a coloro che credono in te; mentre prima il genere umano era caduto a causa della superbia e del consiglio del nemico. Ti domandiamo, Dio, di avere misericordia dei tuoi servi che sperano in te, giacché tu sei lo stesso Signore che hai rinvigorito Mosè, tuo servo, contro Amalek e lo hai vinto per opera del tuo braccio santo ed eccelso, come hai schiacciato il faraone con il suo esercito, mentre hai salvato il popolo dando la vittoria ai tuoi servi. [7] Ed ancora, sei tu che hai schiacciato tutti gli avversari (di) queste generazioni pessime al cospetto del tuo popolo Israele, ed è in virtù della tua potenza che la vittoria arrise sempre al tuo servo David, sei tu che hai parlato nei suoi giorni e hai irrobustito le sue mani contro i suoi nemici".
[8] Il motivo della caduta del nemico. Dopo di ciò apparve nuovamente il diavolo a Bartolomeo e gli disse: "Ti prego, o apostolo del Dio vivo, di non far sapere quanto io involontariamente ti ho confessato". L'apostolo Bartolomeo, ammirando l'audacia del nemico e confidando nella potenza del Salvatore, rispose a Satana: "Demonio immondissimo, confessa il motivo per cui sei stato scacciato dall'altezza dei cieli, avendomi tu giurato che mi avresti detto tutto".
[9] Il diavolo rispose: "Quando Dio fece il padre Adamo a sua immagine, disse ai quattro angeli che convocassero la terra dai quattro angoli, e l'acqua dai quattro fiumi del paradiso. Nel mondo io ero nei quattro angoli della terra. Là dove io non ero fu fatto l'uomo quale essere vivente e (Dio) lo benedisse poiché era a sua immagine. Dopo, Michele, Gabriele e Uriele adorarono.
[10] Quand'io ritornai dal mondo, l'arcangelo Michele mi disse: "Adora la figura che Dio ha fatto secondo il suo beneplacito". Io vidi che era fatto con la polvere della terra, e dissi: "Di acqua e fuoco son io e sono stato creato prima. Non adoro il fango della terra". Michele mi disse nuovamente: "Adora! Che non capiti che il Signore si adiri contro di te". Io gli risposi: "Il Signore non si adira contro di me. Bensì porrò il mio trono contro il suo trono". Allora il Signore si è adirato verso di me, ordinò di aprire le cateratte del cielo e mi gettò in terra.
[11] Dopo che fui gettato giù, il Signore interrogò alcuni angeli che erano sotto di me se volevano adorare l'opera delle sue mani. Ed essi gli risposero: "Abbiamo visto che il nostro principale non ha adorato, così noi non adoriamo chi è inferiore a noi". Anch'essi furono allora gettati giù in terra con me, ed abbiamo dormito per quarant'anni. Quando mi svegliai, vidi che quelli dormivano sotto di me; li destai secondo il mio volere e mi consigliai con loro sul come persuadere l'uomo a causa del quale sono stato gettato giù dai cieli.
[12] Dopo che mi consigliai, compresi come lo potevo sedurre. Presi dunque nelle mie mani delle foglie di fico, asciugai il sudore del mio petto e sotto le mie ali, e poi le gettai lungo il corso d'acqua: Eva, bevendone, provò il desiderio della carne; la diede a suo marito; e parve loro dolce, nonostante fosse amara. A causa della prevaricazione commessa, non capirono di avere prevaricato. Se non avessero bevuto di quest'acqua non avrei mai potuto persuaderli, n‚ io avrei potuto vincerli diversamente che così.
[13] Ma guai a me, giacché se per mezzo di Eva sono stato vincitore, per mezzo di Maria vergine sono stato vinto. Da suo figlio sono stato imprigionato ed ora brucio terribilmente. Guai a me, giacché per mezzo di una vergine è stata scoperta la mia intenzione, la mia forza si è disgregata ed io brucio moltissimo. Ma ti prego, apostolo del Dio vivo, di non manifestare tutte le parole che io - vinto, legato e costretto - ti ho rivelato, giacché non trovo ove riposare".
[14] L'addio al nemico. Bartolomeo gli rispose: "Possa tu non stare mai bene, o dannato, astutissimo nemico degli uomini, drago antichissimo. Tu vuoi ch'io nasconda al popolo di Dio le tue arti cattive, astute e pessime? Le tue vie inique e ingannatrici, tenebrose e lubriche che conducono a te, e a quelli che sono d'accordo con te, nella perdizione, nella geenna di fuoco e nella pena perpetua? Non le nasconderò bensì ne annunzierò l'artefice a quelli che crederanno nel Signore mio Gesù Cristo.
[15] Annunzierò la via dell'equità, della verità e della carità che conduce alla vita eterna e alla requie perpetua affinché quanti la seguono e giungono in fondo vivano in sempiterno e siano partecipi della vita eterna donde tu, misero, sei caduto per superbia".
[16] E, pregando, l'apostolo Bartolomeo disse: "Signore Gesù Cristo, ordina che egli entri nell'inferno, giacché questo diavolo è audace contro di me". Il Signore Gesù Cristo disse a Satana: "Vattene, discendi nell'abisso e resta là fino al mio avvento". E subito il diavolo più non apparve.
[17] Preghiera di Bartolomeo. Allora Bartolomeo, cadendo ai piedi di nostro Signore Gesù Cristo, prese a dire tra le lacrime: "Abba, Padre, il solo ad essere sempre glorioso, Verbo del Padre per mezzo del quale è stato fatto tutto! Colui che a stento i cieli potevano contenere volle abitare nell'utero di una vergine; colui che una vergine portò e generò senza sentire dolore. Era vergine prima del parto e rimase vergine dopo il parto.
Tu, Signore, l'hai scelta e l'hai chiamata madre vera, vergine e ancella. Madre perché per suo mezzo ti sei degnato discendere là dove hai preso carne. Regina perché di lei ne hai fatto la regina delle vergini.
Tu poi, Signore, hai creato tutto secondo il tuo giudizio ed hai fatto sì che prima ancora che ti preghiamo tu ci dia tutto secondo la tua bontà, Signore.
[18] Tu che hai portato una corona di spine da dare a noi che ti supplichiamo una corona inestimabile, e per liberarci dalle spine dei peccati.
Tu sei stato appeso a un legno per allontanare da noi il legno della cupidità e della concupiscenza; ed affinché anche noi credenti, per opera del nuovo legno della croce del salvatore Signore Gesù Cristo, per mezzo della quale hai vinto il mondo e quello che seduceva sempre il mondo, possiamo vincere i poteri dell'avversario seguendola e custodendola sempre in cuor nostro.