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Vang. di Maria - Agrapha di Gesù IntraText CT - Lettura del testo |
34. Ireneo (morto intorno al 200), Adv. haer., 5, 33, 3 ss.
I presbiteri, che videro Giovanni discepolo del Signore, ricordano di aver udito da lui, come parlando di quei tempi, il Signore diceva: "Giorni verranno nei quali spunteranno viti con diecimila sarmenti, ogni sarmento diecimila tralci, ogni tralcio diecimila gettoni, ogni gettone diecimila grappoli, ogni grappolo diecimila acini ed ogni acino schiacciato darà venticinque metrete di vino. E quando un santo prenderà un acino, un altro gli dirà:
Io sono un acino migliore, prendi me e benedici il Signore per mezzo mio".
Così un chicco di frumento darà diecimila spighe ed ogni spiga avrà diecimila chicchi, ed ogni chicco darà cinque libbre doppie di farina bianca e pura. Così sarà, in proporzione, degli alberi da frutta, delle sementi e delle erbe. E tutti gli animali che ricevono il loro cibo dalla terra saranno pacifici, concordi tra loro ed in tutto soggetti agli uomini".
Questo è quanto testimonia per scritto, nel quarto dei suoi libri - egli ne scrisse cinque di libri, - il vegliardo Papia, discepolo di Giovanni e collega di Policarpo; ed aggiunge: "Queste cose sono credibili per i credenti". Si dice che Giuda, l'incredulo traditore, abbia esclamato: "Il Signore come può fare tali cose?" e che il Signore gli abbia risposto: "Lo vedranno quelli che ci andranno!".