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Apocalisse di Pietro

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Sul monte santo  

[15] Il mio Signore, nostro re, Gesù Cristo, mi disse: "Andiamo sul monte santo". I suoi discepoli andarono con lui pregando. Ma ecco che sul monte v'erano due uomini, e noi non potevamo guardare in faccia a nessuno dei due giacché da essa emanava una luce più brillante di quella del sole, e i loro abiti erano splendidi. Descrivere questo è impossibile, non essendovi nel mondo nulla di simile, e non avendo la bocca bastante dolcezza per esporre la bellezza delle loro forme. Il loro aspetto era meraviglioso, prodigioso, ineffabilmente maestoso. Erano più brillanti del cristallo; il colore del viso e del corpo era roseo; la loro testa era meravigliosa e sulla loro fronte v'era una corona; sulle loro spalle cadevano trecce profumate di nardo e ornate di fiori; la loro capigliatura era come un arcobaleno durante la pioggia. La grazia del loro volto era tale, ed erano così circondati da ogni genere di ornamenti che subito, appena li vedemmo, ne restammo stupiti.

[16] Io mi avvicinai al Signore Gesù Cristo e gli domandai: "Signore, chi sono?". Il Signore mi rispose: "Sono Mosè, Elia, Abramo, Isacco, Giacobbe, e anche i padri giusti".

Ci fece poi vedere il grande paradiso aperto. C'era un albero fertile, i cui frutti di benedizione erano colmi di profumi e di gradevolissimi odori, che venivano verso di noi. In quest'albero meraviglioso vidi molti frutti.

Il mio Signore e mio Dio, Gesù Cristo, mi disse: "Hai visto la folla dei padri? Questo è il loro riposo". Io me ne rallegrai, credetti e ne trassi fiducia. "Questa è la gloria e l'onore di quanti seguirono la mia giustizia".

Compresi queste parole scritte nel libro del mio Signore Gesù Cristo, e gli dissi: "Signore, vuoi ch'io faccia qui tre tende, una per te, una per Mosè, una per Elia?". Mi rispose con ira:

"Satana ti farà guerra, vedrà la tua intelligenza, ti sopraffar ranno i beni di questo mondo. Siano dunque aperti i tuoi occhi, e aperte le tue orecchie. Una sola è la tenda non confezionata da mano d'uomo, ma fatta dal mio Padre celeste per i miei eletti". Noi la vedemmo e ce ne rallegrammo.

[17] Ed ecco che all'improvviso una voce dal cielo prese a dire: "Questo è il mio Figlio diletto nel quale mi compiaccio. Egli osserva i miei comandamenti". Sopraggiunse una nube grande e bianchissima, che si stese sulle nostre teste e portò via nostro Signore, Mosè ed Elia.

Io tremai e fui spaventato. Guardammo. Il cielo si aprì e vedemmo uomini in carne venuti incontro a nostro Signore, a Mosè e a Elia. Andarono in un altro cielo e si adempì la parola della Scrittura: "Questa generazione cercherà, cercherà il volto del Dio di Giacobbe". In cielo ci fu spavento e timore grande: gli angeli si stringevano l'un all'altro, e si compì la parola della Scrittura, che dice: "Aprite, prìncipi, le vostre porte!". Allora si chiuse il cielo che s'era aperto.

Noi iniziammo a discendere dal monte glorificando il Signore che aveva scritto i nomi dei giusti sul libro della vita, che è in cielo.

 

 




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