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Apocalisse di Pietro IntraText CT - Lettura del testo |
Il mistero e la spiegazione
Il mio Signore mi rispose: "La prima rivelazione che ti ho esposto ti è chiara? Non va bene comunque farla conoscere ai peccatori, affinché non accrescano i loro crimini e peccati. Non bisogna che tu esponga loro questa rivelazione. Non bisogna che tu riveli agli altri quanto hai conosciuto da me. Se gli uomini conoscessero questa rivelazione, diverrebbero peccatori. Nessuno si pentirebbe dei suoi peccati e delle sue colpe se udisse questa parola che tu mi domandi a proposito della seconda morte dei peccatori".
Io, Pietro, tuo padre, caddi ai piedi del Signore, versai lacrime bagnando i suoi piedi che asciugai con la mia lingua, implorando misericordia e dicendo: "Abbi pietà di me, Signore, peccatore e povero! Io sono il primo dei peccatori e degli insensati a motivo della mia prevaricazione, giacché prima che il gallo cantasse giurai tre volte dicendo: "Io non ti conosco!"". Poi, piansi, bagnai i suoi piedi con le mie lacrime, li asciugai con la mia lingua e li baciai con la mia bocca implorando, di tutto cuore, misericordia. Dopo che avevo pianto amaramente per lunghe ore, il Cristo, amico del pentimento, si volse verso di me e mi disse: "Non bisogna che tu mi faccia soffrire, giacché tu conosci e comprendi le mie parole del Vangelo: "Il Padre mio fa sorgere il sole per i giusti e per i peccatori, e fa scendere la pioggia sui buoni e sui cattivi". Così è, infatti, la misericordia del Padre mio. Come il sole sorge e la pioggia cade per tutti, così noi abbiamo pietà e compassione di tutte le nostre creature, come dissi agli Ebrei a proposito della misericordia del Signore verso i peccatori.
[24] Gli Ebrei mormorarono contro di me, allorché di sabato guarii dei malati; allorché dissi a un paralitico: "Alzati, prendi il tuo letto. Ti sono rimessi i tuoi peccati", mi dissero: "Quest'uomo bestemmia contro il Signore e contro gli uomini. Chi, sulla terra, può rimettere i peccati se non unicamente il Signore?". Io risposi: "Anche il Padre mio concede, di sabato, agli uomini questa misericordia; ed io compio l'opera del Padre mio. Se dunque voi non credete a me, credete alle mie opere". Dissi pure loro che s'io non avessi compiuto per essi opere che nessun altro aveva fatto, sarebbero stati liberi dei loro peccati, mentre adesso non hanno più scusa alcuna. L'opera del mio Padre è la misericordia. Tutto ciò che egli fa, lo faccio anch'io perché sono nel Padre e il Padre è in me; così pure lo Spirito santo che procede dal Padre mio, che riceve da me e mi glorifica, come spiegai altre volte".
Io domandai al Signore: "Come posso conoscere, mio Signore, ciò che tu mi hai esposto con parabole? Non mi hai ammaestrato chiaramente sicché io, tuo servo, ne possa gioire, io peccatore e tutti quanti verranno dopo di me. Tu mi hai detto: "Come il sole e la pioggia, così è la mia clemenza". C'è chi vorrebbe ciò sulla terra; ma quando la pioggia discenderà alcuni entreranno in grotte, altri entreranno in fosse profonde, altri entreranno negli abissi del mare, altri saliranno al terzo piano. Come potranno essere raggiunti dal sole e dalla pioggia, se entrano nelle profondità? Ammaestrami chiaramente affinché io gioisca chiaramente".
[25] Il Signore mi rispose e mi disse: "Siccome mi hai detto: "Insegnami questo!", ti farò una rivelazione. Bisogna però che tu non l'esponga ai peccatori, affinché non pecchino facendo assegnamento sulla misericordia. Come il sole, al suo sorgere, non divide la sua luce, ma illumina tutti gli esseri che sono sotto il cielo, allorché fa splendere su di noi lo splendore del giorno (chi mai non desidera vedere la luce del sole o chi è colui che odia la pioggia che discende dal cielo?), così è della misericordia.