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Apocalisse di Pietro IntraText CT - Lettura del testo |
"Ma ora ascolta, mio figlio Clemente. Tutto ciò che il Signore mi ha esposto, io te l'ho rivelato. Non rivelarlo agli uomini insensati che non lo possono reggere, che ne ignorano la spiegazione. Ed infatti, è un mistero nascosto".
Io risposi: "Per coloro che comprenderanno questa esposizione, io scriverò le tue parole sugli eventi del mondo, come tu le hai udite dal Salvatore del mondo". Pietro riprese: "In secondo luogo, ti ho istruito a proposito della divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. In terzo luogo, ti ho spiegato il pentimento di coloro che hanno peccato, ma poi si pentirono e non vollero più peccare contro il loro prossimo. In quarto luogo, ti ho insegnato come Cristo esaudì la mia domanda, allorché lo pregai di aprire la mia intelligenza
[33] Noi, infatti, eravamo come bambini, che non conoscono il bene e il male, prima che ci fosse mandato il Paraclito. Ma allorché il Paraclito, e cioè lo Spirito santo, fu mandato nella cognizione delle nostre intelligenze, abbiamo conosciuto tutto ciò che accadrà al cielo e alla terra, giacché il Signore ci ha impartito lo Spirito della vita. Siamo divenuti figli del Signore. Abbiamo imparato che il nostro Padre celeste ci ama enormemente, ed è lui che ci ha impartito lo Spirito della vita e della vera conoscenza, lo Spirito della conoscenza e dell'intelligenza del Signore. Quanto al Verbo disceso dall'alto, noi abbiamo partecipato alla sua carne e al suo sangue, per potere divenire suoi figli e fratelli.
Quanta sarà la gloria che ci sarà donata presso il Signore, se non respingiamo la nostra salvezza, se conosciamo la nostra dimora e la nostra gloria! Non dimenticheremo la speranza della ricompensa, e non siamo come un bimbo che chiede al padre un uccellino: avutolo in mano, se ne rallegra, ma quando, poco appresso, l'uccello gli sfugge dalla mano, si meraviglia di non averlo potuto conservare.
Noi dunque seguiamo la giustizia senza abbandonarla, per ottenere la ricompensa che ci è serbata nei cieli, per dimorare nell'assemblea dei santi e degli esseri celesti che glorificano il Signore e si mantengono fedeli ai suoi consigli per poter entrare nella sua città.
Custodisci questo mistero. Ponilo in un recipiente, in una scatola, affinché non vedano gli uomini insensati e non possano dire: "Siccome questa è la nostra speranza, facciamo il male per trovare il bene, poiché nell'ultimo giorno il Signore ha serbato per noi la misericordia", affinché non commettano iniquità contro il loro prossimo, non uccidano, non commettano adulterio, non diventino testimoni falsi Altrimenti tutte le azioni saranno cattive e cesseranno le opere buone.
Ma la misericordia del Signore verso gli uomini sarà grande. A proposito dell'omicidio...".