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Vangelo di Nicodemo IntraText CT - Lettura del testo |
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[1] Ultimi tentativi di Pilato. Chiamato Nicodemo e i dodici uomini che avevano affermato che egli non era nato da fornicazione, Pilato dice loro: "Che debbo fare? Tra il popolo, infatti, c'è sommossa". Rispondono: "Noi non sappiamo. Vedano loro".
Pilato convocò nuovamente la moltitudine degli Ebrei e disse: "Sapete che presso di voi c'è la consuetudine che per il giorno degli azimi io vi mandi in libertà un prigioniero. Ho in carcere un notissimo prigioniero omicida che si chiama Barabba, e Gesù detto Cristo nel quale non trovo alcun motivo di morte. Chi volete ch'io vi mandi in libertà?". Tutti gridarono: "Mettici in libertà Barabba".
Dice loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù, detto Cristo?".
Tutti esclamarono: "Sia crocifisso!". Dissero ancora gli Ebrei: "Non sei amico di Cesare, se metti questo in libertà: giacché disse di essere figlio di Dio e re. A meno che tu voglia che sia lui il re, e non Cesare".
[2] Pieno di furore, allora disse loro Pilato: "La vostra stirpe fu sempre sediziosa e voi foste contrari a coloro che erano favorevoli a voi". Gli risposero gli Ebrei: "E chi sono coloro che ci sono favorevoli?". Dice loro Pilato: "Il vostro Dio, che vi ha tolto dalla dura servitù degli Egiziani, che vi ha condotto fuori dall'Egitto attraverso il mare come attraverso una terra secca e nel deserto vi cibò con manna e pernici, e per voi estrasse acqua da una pietra e vi dissetò, e vi diede una legge: in tutti questi eventi avete irritato il vostro Dio e vi siete ricercato come dio un vitello di metallo fuso. Avete esacerbato il vostro Dio, ed egli volle uccidervi. Ma Mosè supplicò in vostro favore affinché non foste fatti morire. E ora affermate ch'io odio il re!".
[3] E alzatosi dal tribunale, volle uscire fuori. Ma gli Ebrei gridarono e dissero: "Sappiamo che il re è Cesare e non Gesù. Anche i magi, infatti, gli offrirono doni come a un re, ma Erode, udito dai magi che era nato un re, lo volle uccidere. Saputo questo, suo padre, Giuseppe, prese lui e sua madre, e fuggirono in Egitto. A questa notizia, Erode uccise i bambini ebrei che erano nati in Betlemme".
[4] All'udire queste parole, Pilato ebbe timore e, ordinato il silenzio tra il popolo che gridava, domandò: "Dunque, questi è colui che era ricercato da Erode?". Gli risposero: "E' questo!".
Presa dell'acqua, Pilato si lavò le mani davanti al popolo dicendo: "Io sono innocente del sangue di questo giusto. Vedete voi". Gli Ebrei gridarono di nuovo, dicendo: "Il suo sangue su di noi e sui nostri figli!".
[5] La sentenza. Poi Pilato ordinò di togliere il velo e disse a Gesù: "La tua gente ti ha condannato come re. Per questo ho ordinato che prima tu sia flagellato a motivo degli statuti dell'imperatore, e poi tu sia crocifisso in croce".