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Vangelo di Nicodemo

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[11]

[1] (27) I risorti battezzati nel Giordano. Questi sono i misteri divini e sacri che abbiamo visto e udito noi, Carino e Leucio. Non ci è concesso di narrare gli altri misteri di Dio come ci ha ordinato l'arcangelo Michele, dicendo: "Andate a Gerusalemme dai vostri fratelli e restate in preghiera supplicando e glorificando la risurrezione del Signore Gesù Cristo che vi ha risuscitato con se stesso dalla morte. Non parlerete con alcun uomo ma resterete come muti fino a quando giunga l'ora in cui lo stesso Signore vi permetterà di riferire i misteri della sua divinità".

[2] L'arcangelo Michele ci ha ordinato di andare al di del Giordano, in un luogo ricco e fertile, dove sono molti che risorsero con noi a testimonianza della risurrezione di Cristo Signore. Poiché, noi che siamo risuscitati dai morti, abbiamo soltanto un permesso di tre giorni per celebrare in Gerusalemme la pasqua del Signore con i nostri parenti vivi in testimonianza della risurrezione di Cristo Signore. Siamo anche stati battezzati nel santo fiume Giordano e ognuno di noi ha ricevuto una stola candida.

[3] Al di del Giordano. "Tre giorni dopo, celebrata la pasqua del Signore, tutti coloro che erano risorti con noi, sono stati rapiti nelle nubi e portati al di del Giordano e non sono più stati visti da alcuno. A noi invece è stato detto di perseverare in preghiera nella città di Arimatea.

Questo è quanto il Signore ci ha ordinato di riferire a voi: date a lui lode e ringraziamento, e fate penitenza affinché abbia misericordia di voi. Pace a voi dallo stesso Signore Gesù Cristo, salvatore di tutti noi. Amen".

[4] Quando terminarono di scrivere tutte queste cose in vari rotoli di carta, si alzarono. Carino diede ciò che aveva scritto nelle mani di Anna, di Caifa e di Gamaliel; e Leucio diede quanto aveva scritto nelle mani di Nicodemo e di Giuseppe. E subito si trasfigurarono, diventando straordinariamente diafani e non sono più stati visti. I loro scritti poi sono stati trovati uguali: neppure una sola lettera vi era in più o in meno.

[5] Udendo tutte queste mirabili cose dette da Carino e Leucio, tutti i membri della sinagoga degli Ebrei dissero l'un l'altro: "Tutte queste cose sono state fatte veramente dal Signore, e benedetto sia il Signore nei secoli dei secoli, amen". E in grande fretta uscirono tutti tremanti, pieni di timore, e percuotendosi il petto andarono ognuno a casa propria.

[6] Tutte queste cose dette dagli Ebrei nella loro sinagoga furono subito riferite al preside da Giuseppe e Nicodemo.

Lo stesso Pilato scrisse tutte le cose che dagli Ebrei erano state fatte e dette a proposito di Gesù e annotò tutti i fatti nei pubblici registri del suo pretorio.




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