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Vangelo di Nicodemo IntraText CT - Lettura del testo |
Discesa di Gesù agli inferi - Recensione latina "B" *
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[1] (17) ** Adda, Finee ed Egia. Allora rabbi Adda, rabbi Finee e rabbi Egia, i tre uomini che erano venuti dalla Galilea a testimoniare di avere visto Gesù assunto in cielo, si alzarono in mezzo alla moltitudine dei prìncipi degli Ebrei e, davanti ai sacerdoti e leviti convocati al consiglio del Signore, dissero: "Mentre noi venivamo dalla Galilea verso il Giordano, ci si fece incontro una moltitudine di uomini vestiti di bianco, che prima erano morti e tra essi abbiamo visto anche Carino e Leucio. Si avvicinarono a noi, ci baciammo l'un l'altro poiché erano stati nostri cari amici, e li interrogammo: "Diteci, amici e fratelli, come mai quest'anima e questa carne? E chi sono costoro ai quali vi accompagnate? E come avete il corpo voi che una volta siete morti?".
[2] Essi risposero dicendo: "Siamo risorti con Cristo dagli inferi. Egli stesso ci ha risuscitato dai morti. Da questo voi comprendete che le porte della morte e delle tenebre sono state distrutte e le anime dei santi sono state tolte di là e sono salite in cielo con Cristo Signore. A noi infatti dallo stesso Signore è stato ordinato di camminare per un determinato tempo lungo le sponde del Giordano e sui monti, e di non farci vedere da tutti né parlare con tutti, ma solo con coloro ai quali piacerà a lui. Anche ora non avremmo potuto né parlare né apparire a voi, se non ci fosse stato permesso dallo Spirito santo"". [3] Udendo queste cose, tutta la moltitudine presente al consiglio fu atterrita dal timore e si meravigliava tremando e domandandosi se tutto ciò che testimoniavano questi Galilei fosse realmente avvenuto.
Allora Caifa e Anna dissero al consiglio: "Ora deve farsi chiaro su tutte le cose che costoro hanno manifestato, dalla prima all'ultima. Se si dimostrerà vero che Carino e Leucio sono vivi nel corpo e se noi li potremo contemplare con i nostri occhi, vuol dire che è proprio vero ciò che questi hanno testimoniato: quando li avremo trovati, ci assicureranno su di ogni cosa. Ma se così non avverrà, sappiate che si tratta soltanto di menzogne".
[4] Allora piacque loro di prendere subito la decisione di scegliere uomini idonei, timorati di Dio, che sapevano quando quelli erano morti e conoscevano la tomba ove erano stati sepolti, affinché facessero una diligente ricerca e vedessero se le cose erano veramente come avevano sentito.
Andarono dunque uomini, in numero di quindici, che avevano assistito alla loro morte, erano andati con i loro piedi là ove era stati sepolti e avevano osservato i loro sepolcri. Giunti che furono trovarono i loro sepolcri aperti e così quelli di molti altri, ma non trovarono neppure i segni delle ossa o della loro polvere.
Con tutta fretta ritornarono per riferire quanto avevano veduto.
[5] Turbati da un profondo timore, i membri di tutta la sinagoga dissero l'un l'altro: "Che cosa si può fare?". Anna e Caifa proposero: "Mandiamo là ove abbiamo udito che essi si trovano! Inviamo da loro uomini tra i più nobili affinché li supplichino e scongiurino: forse si degneranno di venire da noi".
Mandarono dunque a loro, Nicodemo, Giuseppe e i tre rabbini galilei che li avevano visti, affinché li pregassero di venire da loro. Questi andarono, percorsero tutta la regione del Giordano e i monti, ma non trovandoli se ne stavano ritornando.
[6] I risorti discendono dal monte Amalech. Quand'ecco improvvisamente apparire dal monte Amalech una grande moltitudine che scendeva: erano quasi dodicimila uomini risorti con il Signore. Pur riconoscendone molti, non poterono parlare con loro a causa del timore e della apparizione angelica; se ne stavano quindi a guardare e a sentire da lontano quelli che camminavano salmodiando e dicendo: "Il Signore è risorto dai morti, come aveva detto. Esultiamo dunque e rallegriamoci tutti, giacché egli regna in eterno".
Pieni di ammirazione, quelli che erano stati inviati caddero a terra dalla paura; ma un angelo del Signore li sollevò da terra e li avvertì di cercare Carino e Leucio nelle loro case.
[7] Carino e Leucio. Alzatisi, andarono alle loro case e li trovarono in preghiera. Entrati da loro, si prostrarono a salutarli, poi si alzarono e dissero: "Amici di Dio, tutta la moltitudine degli Ebrei ci ha inviati a voi, avendo udito che siete risorti dai morti, per pregarvi e supplicarvi affinché vogliate venire da essi, e possiamo così conoscere tutte le meravigliose opere di Dio accadute vicino a noi, nei nostri giorni". Ad un cenno di Dio, essi subito si alzarono, andarono con loro ed entrarono nella loro sinagoga.
Allora la moltitudine degli Ebrei con i sacerdoti pose tra le loro mani i libri della legge, e li scongiurarono per il Dio Heloi, per il Dio Adonai, per la legge e per i profeti dicendo: "Diteci in che modo siete risorti dai morti e narrate le cose mirabili accadute nei nostri giorni, cose che abbiamo mai udito siano avvenute in alcun tempo. Dalla paura si sono già confuse e disseccate le nostre ossa, e la terra trema sotto i nostri piedi: abbiamo infatti unito tutti i nostri cuori per spargere un sangue giusto e santo".
[8] Carino e Leucio fecero dei segni con le mani affinché fosse dato loro un rotolo di carta e l'inchiostro. Si comportarono così perché lo Spirito santo non aveva loro permesso di parlare con essi.
Dati a ognuno dei fogli di carta, li separarono l'uno dall'altro in camere distinte. Dopo aver fatto con le dita il segno della croce di Cristo, essi principiarono a scrivere ognuno nel suo rotolo; e quand'ebbero finito, quasi all'unisono esclamarono nelle loro camere: "Amen".
Alzatisi, Carino diede il suo foglio a Anna e Leucio a Caifa, poi si salutarono e uscirono ritornandosene ai loro sepolcri.
[9] Allora Anna e Caifa aprirono il rotolo di carta e presero a leggere ognuno per conto proprio. Ma tutto il popolo se l'ebbe a male; tutti gridavano: "Leggeteci questi scritti pubblicamente! Dopo che saranno stati letti li conserveremo affinché questa verità di Dio non sia mutata in una falsità dall'accecamento degli immondi e bugiardi".
Allora Anna e Caifa, tremanti, diedero il rotolo di carta a rabbi Adda, a rabbi Finee e a rabbi Egia che erano venuti dalla Galilea e avevano annunziato che Gesù era stato assunto in cielo: e tutta la moltitudine degli Ebrei confermò loro la sua fiducia affinché leggessero questo scritto. Ed essi lessero il foglio di carta contenente queste cose.