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Vangelo di Nicodemo IntraText CT - Lettura del testo |
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[1] (21) Isaia, Giovanni Battista e David. All'udire queste cose, tutti i santi esultarono nuovamente nella gioia. E uno dei presenti, di nome Isaia, proclamò a gran voce: "Padre Adamo e voi tutti che lo circondate, udite le mie parole. Quand'ero in terra, sotto l'ammaestramento dello Spirito santo, a proposito di questa luce, ho cantato profeticamente: il popolo che sedeva nelle tenebre, vide una gran luce, per gli abitatori della regione dell'ombra di morte, sorse una luce".
Udita questa voce, il padre Adamo e tutti gli altri si voltarono a lui e gli domandarono: "Tu chi sei? Sono, infatti, vere le cose che dici!". Egli rispose dicendo: "Il mio nome è Isaia".
[2] Apparve allora un altro presso di lui dall'aspetto di eremita. Essi l'interrogarono dicendo: "Chi sei tu che porti sul corpo tali segni?". Egli rispose con fermezza: "Io sono Giovanni Battista, voce e profeta dell'Altissimo. Io ho proceduto davanti alla faccia dello stesso Signore per ridurre in strade pianeggianti i sentieri deserti e tortuosi. Con il mio dito ho indicato ai gerosolimitani l'agnello del Signore e il figlio di Dio, e l'ho glorificato.
L'ho battezzato nel fiume Giordano, e ho udito la voce del Padre che risuona dal cielo proclamando a suo riguardo: Questo è il mio figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto. Da lui io ricevetti la promessa che egli sarebbe disceso agli inferi".
Allora il padre Adamo, all'udire queste cose, gridò a gran voce esclamando: "Alleluia!". Che significa: "Il Signore viene per tutte le case!".