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Vangelo di Nicodemo

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[1]

[1] Accuse delle autorità ebraiche. Anna e Caifa, Summa e Datan, Gamaliel, Giuda, Levi, Neftali, Alessandro e Giairo e tutti gli altri Ebrei vennero da Pilato accusando il Signore Gesù Cristo di molte cose e dicendo: "Sappiamo che costui è figlio del falegname Giuseppe ed è nato da Maria, e dice di essere figlio di Dio e re; non solo, ma viola il sabato e vuole abrogare la nostra legge paterna".

Pilato domanda: "Che cos'è che fa e quale legge vuole abrogare?". Gli rispondono gli Ebrei: "Abbiamo una legge che vieta di curare nel giorno di sabato: costui invece, con opere malvagie, di sabato cura zoppi, gobbi, ciechi, paralitici, lebbrosi e indemoniati".

Pilato domanda: "Con quali opere malvagie?". Gli rispondono: "E' un mago, e caccia i demoni per opera di Belzebub principe dei demoni e tutti gli sono sottomessi". Pilato dice: "Questo non è uno scacciare i demoni per opera di uno spirito immondo, ma per opera del dio Asclepiade".

[2] Gli Ebrei gli dissero: "Preghiamo la tua grandezza di convocarlo in udienza al tuo tribunale". Pilato chiama a sé gli Ebrei e dice loro: "Ditemi, come posso, io che sono preside, udire un re?". Gli rispondono: "Noi non affermiamo che egli sia re, è lui stesso che lo dice".

Gesù sul sudario del cursore. Chiamato un cursore, Pilato gli dice: "In un modo conveniente, sia convocato Gesù". Il cursore uscì, lo riconobbe, lo adorò, stese a terra il fazzoletto che portava in mano per asciugare il sudore e gli disse: "Signore, cammina su di questo ed entra, perché il preside ti chiama". Gli Ebrei, vedendo quanto aveva fatto il cursore, gridarono contro Pilato, dicendo: "Perché non l'hai convocato con il banditore invece che con il cursore? Il cursore, infatti, al vederlo, l'adorò, e stese a terra davanti a sé il fazzoletto che teneva in mano per asciugare il sudore e gli disse: "Signore, il preside ti convoca"".

[3] Chiamato il cursore, Pilato gli domandò: "Perché hai fatto questo e hai onorato Gesù detto Cristo?". Gli rispose il cursore: "Quando mi mandasti in Gerusalemme da Alessandro, lo vidi che sedeva su di un asino e i ragazzi ebrei che spezzavano i rami di alberi e li stendevano sul cammino, mentre altri tenevano dei rami in mano, altri stendevano le loro vesti sul cammino gridando e dicendo: "Salve, dunque, tu che sei nei luoghi eccelsi! Benedetto colui che viene nel nome del Signore"".

[4] Gli Ebrei gridarono contro il cursore dicendo: "I ragazzi ebrei gridavano in ebraico, e tu, che sei gentile, come potevi capire?". Risponde loro il cursore: "Interrogai un Ebreo dicendo: "Che cos'è che dicono in ebraico?". E quello me lo spiegò". Pilato domanda loro: "Come gridavano in ebraico?". Gli Ebrei rispondono: "Osanna negli altissimi". Pilato li interrogò: "Che cosa significa: Osanna negli altissimi?". Gli rispondono: "Salva, tu che sei nei luoghi eccelsi!". Disse loro Pilato: "Se voi stessi attestate le voci e le parole con le quali acclamavano i ragazzi, che ha fatto di male il cursore?". E tacquero.

Gesù e i vessilli romani. Il preside dice al cursore: "Esci, e introducilo nel modo che tu vorrai". Il cursore, uscito, fece come prima, e disse a Gesù: "Signore, entra, poiché il preside ti chiama".

[5] Entrato Gesù, i vessilli portati dai vessilliferi inchinarono da soli le loro cime e adorarono Gesù. Gli Ebrei alla vista dei vessilli che si erano inchinati e avevano adorato Gesù, gridarono ancor più contro i vessilliferi. Pilato dice però agli Ebrei: "Non vi meravigliate che i vessilli si siano inchinati e abbiano adorato Gesù?". Rispondono gli Ebrei a Pilato: "Noi abbiamo visto come gli uomini che portano i vessilli si siano inchinati e abbiano adorato Gesù".

Il preside, chiamati i vessilliferi, dice loro: "Perché avete agito così?". Rispondono a Pilato: "Noi siamo uomini gentili e servi dei templi. Come potevamo adorarlo? E' piuttosto che mentre noi li tenevamo, le facce dei vessilli si curvarono da sole e lo adorarono".

[6] Pilato dice ai prìncipi della sinagoga e agli anziani del popolo: "Scegliete voi degli uomini forti e robusti che tengano i vessilli e vedremo se si inchinano da soli".

Gli anziani degli Ebrei presero dodici uomini fortissimi e robustissimi, fecero tenere loro i vessilli sei a sei e li posero davanti al tribunale del preside. Pilato dice al cursore: "Manda Gesù fuori del pretorio, e poi introducilo di nuovo nel modo che vorrai". Uscirono dunque fuori del pretorio sia Gesù che il cursore. Pilato chiamò coloro che avevano tenuto le insegne prima e disse loro: "Per la salute del Cesare, se i vessilli, quando entra Gesù, non si inchineranno, vi amputerò la testa". E il preside ordinò di introdurre Gesù per la seconda volta. Il cursore si comportò come prima e supplicò molto Gesù affinché passasse sopra e camminasse sul suo fazzoletto per asciugare il sudore. Gesù vi passò sopra ed entrò. All'ingresso di Gesù, i vessilli subito si inchinarono e adorarono Gesù.




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