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Vangelo di Nicodemo

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[9]

[1] (25) Il re della gloria e Adamo ed Eva. Allora il Signore Gesù, salvatore di tutti, mitissimo e pio, salutò benevolmente Adamo e gli disse: "Pace a te, o Adamo, con i tuoi figli, per tutti i secoli dei secoli. Amen". Allora il padre Adamo si prostrò ai piedi del Signore e alzatosi baciò le sue mani e pianse dirottamente testimoniando a tutti e dicendo: "Ecco le mani che mi hanno plasmato!".

Diceva poi al Signore: "Sei giunto, o re della gloria, a liberare gli uomini e ad aggregarli al tuo regno perpetuo!".

Allora la nostra madre Eva, si prostrò allo stesso modo ai piedi del Signore e alzatasi baciò le sue mani, versò copiose lacrime, testimoniando a tutti e dicendo: "Ecco le mani che mi hanno plasmato!".

[2] Allora tutti i santi, adorando lo acclamarono dicendo: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Il Signore Dio ci illuminò. Amen per tutti i secoli. Alleluia nel mondo senza fine: lode, onore, virtù e gloria perché sei venuto dall'alto a visitarci".

E si radunarono sotto le mani del Signore cantando sempre alleluia e godendo insieme della gloria.

[3] Il morso e la croce. Allora il Salvatore esaminò tutto attentamente e diede un morso all'Inferno. Poi con rapidità, ne gettò una parte nel Tartaro e una parte portò seco in alto.




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