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Atti di Pietro

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Sepoltura di Pietro e pace nella chiesa di Roma  

Marcello non prese da veruno alcun parere o comando, e quantunque non gli fosse stato lecito, come conobbe che il beato aveva reso lo spirito, lo depose giù dalla croce con le sue mani, lo lavò con latte e vino, e avendo macinato cinquanta mine di mirra ed aloe e di foglia indica, unse con esse il suo corpo, ed empì una grande cassa di miele attico di molto prezzo, vi pose il suo corpo, e lo mise nel suo stesso sepolcro.

Pietro quella notte stette in apparizione sopra Marcello, dicendo: "Marcello non udisti il Signore che dice: "Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti?"".

  ...te, e per tuo mezzo, tu sei colui che è, né conosciamo altri fuori di te.

E voi, miei diletti, restate in lui e custodite i suoi precetti, affinché per suo mezzo otteniate i beni, che egli ha promesso a coloro che opereranno secondo la. sua volontà. Ed io non cesserò d'invocarlo per voi tutti!

Io do gloria e benedico la sua grandezza, poiché egli solo è il Dio vero, che ha creato tutte le cose. A lui gloria e potenza per i secoli dei secoli. Amen".

E mentre la grande moltitudine, con i fratelli fedeli che circondavano la sua croce, diceva ad alta voce l'amen, l'apostolo Pietro rese lo spirito nella pace di Dio.

La sua santa benedizione sia con tutti noi in perpetuo. Amen.

Marcello senza aver preso ordine o comando da alcuno, vedendo che il beato aveva reso lo spirito, si fece innanzi, e con le sue proprie mani lo tolse giù dalla croce, lo lavò con vino e latte odorosi. Macinò cinquanta mine di mastice e venti libbre di mirra e aloe, foglia indica e malobatro, e la pose sul corpo venerato di san Pietro. Empì una grande cassa di miele attico, di molto prezzo, lo gettò sul corpo del beato Pietro, dentro la cassa, e lo pose nel suo proprio sepolcro.

Pietro apparve a Marcello in visione, gli stette sopra e gli

disse: "Marcello che ne dici? Non avevi udito che il Signore disse: "Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti?"" E Marcello rispose:...

 

Marcello rispose di sì, e Pietro proseguì: "Le cose che hai poste sul mio corpo morto, le hai sciupate, e tu ancora vivo, ti dài cura di un morto come se tu fossi morto".

Marcello s'alzò e narrò la visione ai compagni, che erano stati confermati nella fede di Gesù Cristo da Pietro e che lui stesso avea confermato finché Paolo non venne in Roma.

Nerone quando venne a sapere che Pietro aveva terminato la vita, biasimò il prefetto che prima di farlo morire non aveva udito il suo giudizio; perocché avrebbe voluto castigarlo e punirlo con una grave pena. Ammaestrando, infatti, alcuni che appartenevano a lui, Pietro fece sì che lo abbandonassero. Nerone si adirò, per molto tempo non parlò ad Agrippa, e cercava tutti i fratelli che erano stati istruiti da Pietro per ucciderli.

Ma nella notte vide uno che lo flagellava, dicendo: "Nerone, tu non hai per ora la forza di far uccidere i servi di Cristo, perseguitandoli; desisti da loro". E subito, conturbato, Nerone desistette lasciando i discepoli di Cristo, nel tempo nel quale Pietro finì la vita, nella pace di Dio. Amen.

 

 




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