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Atti di Pietro IntraText CT - Lettura del testo |
[22]
[1] Dopo averli esortati tutti affinché mettessero tutto il loro cuore per comprendere il Signore, con Marcello e altri fratelli prese a servire le vergini del Signore e poi si riposò fino al mattino. Marcello disse alle vergini: "Ascoltate, sante e inviolate vergini del Signore! Avete un luogo ove restare, poiché i cosiddetti miei beni non appartengono forse a voi? Dunque, non allontanatevi di qui e rifocillatevi: sabato prossimo, cioè domani, Simone lotterà con Pietro, il santo di Dio. Come il Signore fu sempre con lui, anche ora sia al suo fianco Cristo Signore di cui è apostolo. Pietro, infatti, ha seguitato a non assaggiare nulla e a digiunare ancora un giorno per vincere il pessimo nemico e persecutore della verità del Signore. Ecco che sono giunti i miei giovani ad annunziarmi di aver visto nel foro dei palchi e di avere udito dire dalla folla: "Domani, alla prima luce del giorno, due Ebrei discuteranno qui sulla denominazione di Dio". Vegliamo dunque fino a domani mattina supplicando il Signore nostro Gesù Cristo e domandiamogli di ascoltare le nostre preghiere in favore di Pietro".
[2] Dopo essersi brevemente riposato, Marcello si svegliò e disse a Pietro: "Pietro, apostolo di Cristo, affrontiamo con coraggio il nostro proposito. Addormentatomi per qualche istante, io infatti ti ho visto seduto su di un luogo molto alto, di fronte a una numerosa folla, ed avevi davanti una odiosissima donna dall'aspetto di Etiope, non di una Egiziana, essendo tutta nera e coperta di sordidi panni; essa danzava con attorno al collo una collana di ferro, e mani e piedi stretti da una catena. A questa vista tu mi dicevi: "Marcello, questa donna che balla è tutta la forza di Simone e del suo dio: troncale la testa!". Ed io rispondevo: "Fratello Pietro, sono senatore di nobile famiglia e mai ho macchiato le mie mani, non ho mai ucciso, neppure un passerotto!". A queste parole tu hai preso a gridare ancora di più: "Vieni, vera nostra spada, Gesù Cristo, e non troncare soltanto la testa di questo demone, ma fa' a pezzi anche tutte le sue membra, davanti a tutti questi ch'io ho sperimentato fare parte della tua milizia".
[3] E subito, un uomo che rassomigliava a te, Pietro, ed aveva una spada, la fece tutta a pezzi; io guardai con grande ammirazione voi due, tu e quello che fece a pezzi questo demone, ed eravate molto simili. Al mio risveglio, ti ho narrato questi segni di Cristo".
All'udire quanto aveva visto Marcello, Pietro prese ancora più coraggio, giacché il Signore provvede sempre ai suoi. Pieno, dunque, di gioia e incoraggiato da queste parole, si alzò per andare al foro.