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Atti di Pietro IntraText CT - Lettura del testo |
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[1] A questa vista, Marcello si precipitò alla porta, si gettò ai piedi di Pietro e disse: "Abbraccio i tuoi piedi, Pietro servo del Dio santo! Ho peccato molto! Non considerare i miei peccati, se in te c'è la vera fede di Cristo che predichi, se ricordi i suoi precetti: non odiare nessuno, non essere cattivo verso alcuno; come ho imparato da Paolo, tuo coapostolo. Non prenderti a cuore le mie mancanze, ma prega per me il Signore, il santo Figlio di Dio, del quale io ho suscitato la collera perseguitando i suoi servi. Come buono intendente di Dio, prega dunque per me, affinché io non sia abbandonato al fuoco eterno con i peccati di Simone, nonostante sia stato indotto da lui ad innalzargli una statua con l'iscrizione: "Al giovane dio, Simone".
[2] Se sapessi, Pietro, di poterti persuadere con il denaro, non esiterei a dartene pur di guadagnare l'anima mia. Se avessi dei figli, non ne terrei alcun conto, pur di credere nel Signore che vive. Ti confesso che non mi avrebbe sedotto se non avesse detto di essere la forza di Dio. Comunque debbo riconoscere, o dolcissimo Pietro, ch'io non ero degno di ascoltarti, servo di Dio, né ero abbastanza forte nella fede di Dio che è in Cristo; ed è appunto per questo che mi sono scandalizzato. Ti prego dunque di non indignarti per quanto ti sto per dire. Cristo nostro Signore, che tu predichi in verità, disse in tua presenza ai tuoi coapostoli: "Se avrete una fede grande come un grano di senape, direte a questo monte: trasferisciti! e subito si trasferirà". Ora questo Simone ha detto che tu, Pietro, sei stato infedele allorché hai dubitato quando eri sulle acque.
[3] Ho anche udito che egli ha detto: "Coloro che sono con me non mi hanno compreso". Se dunque voi sul quale egli ha imposto le mani, se voi da lui scelti, se voi davanti ai quali egli ha compiuto cose meravigliose, dubitavate, io mi appoggio su questa testimonianza, faccio penitenza e mi rifugio nelle tue preghiere. Accogli la mia anima: io, infatti, sono caduto allontanandomi da nostro Signore e dalla sua promessa. Penso che egli avrà misericordia di me che sono pentito. Giacché l'Onnipotente è fedele e mi rimetterà i peccati". Pietro disse a gran voce: "Gloria e splendore a te, Signore nostro, Dio onnipotente, Padre del Signore nostro Gesù Cristo! A te gloria, lode e onore nei secoli dei secoli. Amen. Poiché ora tu ci hai fortificato pienamente e ci hai rafforzato in te al cospetto di tutti i presenti, Signore santo, rafforza Marcello ed invia oggi la tua pace su di lui e sulla casa sua. Tu solo puoi fare ritornare quanti sono periti o smarriti. Ti preghiamo tutti, Signore, pastore delle pecore che una volta erano disperse ed ora sono da te riunite. Ricevi così anche Marcello, una delle tue pecore, e non permettere che egli seguiti il suo delirio di errore o di ignoranza, ma ricevilo nel numero delle tue pecore. Sì, Signore, ricevilo! Egli ti supplica nel dolore e tra le lacrime".