Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Plinio Corrêa de Oliveira Trasbordo ideol. inavvertito e Dial. IntraText CT - Lettura del testo |
f) Irenismo,
relativismo ed hegelismo
Come si vede, l'irenismo, nelle sue forme
molteplici, conduce logicamente al relativismo.
Di fatto, il desiderio esasperato della concordia unanime, illimitata, universale e definitiva tra gli uomini, porta all'altro, di svalutare la portata dei punti di divergenza tra loro. Partendo da questa svalutazione si perviene facilmente, come più avanti vedremo in modo più accurato, a una posizione relativistica, che, per sopprimere le divergenze, finisce per considerare relativo il valore di tutte le opinioni, e per negare che qualcuna di esse possa essere oggettivamente vera o oggettivamente falsa.
Questo relativismo totale è più negativo che positivo. Nega tutti gli altri sistemi, benché peraltro non offra una concezione positiva dell'uomo, della vita e dell'universo. La spinta irenistica non potrebbe contentarsi di ciò. Tendendo, per la sua naturale dinamicità, ad approssimarsi al suo estremo, prende una fisionomia hegeliana. Ossia, concepisce lo sviluppo del pensiero, così come il corso della storia, come mossi dall'eterna contrapposizione di dottrine o di forze nello stesso tempo relativamente vere e relativamente false. Da questa contrapposizione della tesi con l'antitesi nascerebbe per via di superamento una nuova "verità" relativa, la quale a sua volta entrerebbe in contraddizione con un'altra, dando origine a una nuova sintesi, e così indefinitamente. Questo è il termine estremo del lungo itinerario che, iniziando col semplice irenismo, portando questo stesso irenismo di affinamento in affinamento, perviene al relativismo e infine all'hegelismo.