k) L'utopismo irenistico, caratteristica comune al mondano borghese e al mondano proletario
In ciò, precisamente, i mondani, siano borghesi o proletari, hanno un denominatore comune.

Il borghese mondano spera di ottenere per se stesso, con la sua fortuna, con la sua posizione sociale, con la sua influenza politica, la piena indipendenza, la stabilità e il piacere, in ultima analisi il paradiso terreno che il suo utopismo gli promette.

Il proletario mondano spera di ottenere la stessa cosa, diventando borghese o creando per tutti gli uomini - tra i quali, ben al centro, si troverà egli stesso - un mero paradiso realizzato in condizioni meno brillanti, però ugualmente abbastanza desiderabili, di una società egualitaria. In questa società, il proletariato sarebbe padrone di tutto, e le vestigia di ciò che era stato il potere dello Stato resterebbero trasferite a un organismo avente la consistenza cartilaginea di una mera cooperativa. Nel paradiso egualitario e cooperativistico, il proletario sarebbe indipendente, con condizioni di vita stabili e felici, e ciò in qualche modo ancor più di quanto lo sia ora un borghese.