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Plinio Corrêa de Oliveira
Trasbordo ideol. inavvertito e Dial.

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Capitolo IV - UN ESEMPIO DI PAROLA-TALISMANO: "DIALOGO" (Continuazione – 4)

1. - La parola-talismano "dialogo" e il comunismo
Come si sa, benché il marxismo abbia abbandonato il carattere idealistico dell'hegelismo, ha conservato la sua essenza dialettica. La marcia ascendente dell'evoluzione della materia si determina, secondo Marx, attraverso la tesi, l'antitesi e la sintesi, così come secondo Hegel si aveva l'evoluzione dello spirito.

Tenendo conto di ciò, è opportuno qui domandarsi quale sia il profitto ottenuto dal comunismo con il trasbordo ideologico inavvertito effettuato mediante la parola-talismano "dialogo" sotto l'influsso del binomio paura-simpatia.

Sarebbe esagerato dire che la vittima di questa parola-talismano, per il solo fatto di accettare inavvertitamente una filosofia dialettica, si ritrovi materialista.

Ciononostante, vari e notevoli sono i vantaggi ottenuti dal comunismo con questo trasbordo:

* L'accettazione di una filosofia relativistica comporta una rottura cosciente o subcosciente con la Fede, e prepara l'animo alla professione esplicita dell'ateismo.

* L'accettazione di una filosofia che è la pietra angolare del comunismo, a sua volta prepara l'animo alla adesione espressa a quest'ultimo.

* Il comunismo non può accettare la consistenza con chi, contrariamente a quanto esso sostiene, professa una filosofia basata sul riconoscimento della verità e del bene come valori assoluti, immutabili, trascendenti, esistenti in maniera perfetta nell'essenza divina. Viceversa, esso, che dal dialogo tra tesi e antitesi si aspetta soltanto la sintesi, non può non sperare buoni risultati dal dialogo con il cattolico relativista, che ammette la dottrina della Chiesa corde una "verità" relativa, come una tesi posta in prospettiva dialettica di fronte all'antitesi comunista, premessa a una sintesi superiore. Questa posizione è assai più accetta al comunismo, in quanto si sa - e poco più sopra lo abbiamo già detto - che esso non si valuta come una verità ultima e definitiva e si considera appena un momento inserito nell'eterna dialettica della materia.

* Passando al campo propriamente religioso abbiamo che il dialogo irenico, favorendo l'interconfessionalismo, debilita tutte le religioni e le proietta in una condizione di confusione assoluta. Data la fondamentale importanza che ha per il marxismo l'annientamento di tutte le religioni, è facile comprendere quanto importi questo risultato in vista della vittoria del comunismo internazionale.

Questa preparazione al comunismo, compiuta dalla parola-talismano "dialogo", nella realtà concreta solo eccezionalmente si esaurirà in mera preparazione. L'affinità produce la simpatia, e la simpatia inclina alla adesione. Quest'adesione è tanto più facile, quanto più l'opinione pubblica contemporanea è satura di un illimitato e intelligente sistema di incitamenti e attrattive a favore del comunismo.




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